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Unità: La Cgil promuove i primi 100 giorni del governo Prodi

Epifani: «La prima parte delle scelte fatte va bene. Il prossimo banco di prova sarà il varo della Finanziaria»

26/08/2006
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l'Unità

Epifani: «La prima parte delle scelte fatte va bene. Il prossimo banco di prova sarà il varo della Finanziaria»Governo Prodi promosso dalla Cgil, almeno per quanto ha fatto nei suoi primi 100 giorni. »La prima parte delle scelte fatte - ha detto Guglielmo Epifani, intervenendo al Meeting di Rimini - va bene». Ma ha ha subito aggiunto: «Ora abbiamo di fronte il problema grosso del confronto sulla Finanziaria, che ci vedrà impegnati a settembre e sarà il banco di prova significativo per calibrare il giudizio».

Con le scelte della Finanziaria - ha aggiunto il segretario generale della Cgil «bisognerà capire bene come si farà a tenere sotto controllo la dinamica del bilancio con l'esigenza di non bloccare la ripresina in atto. Serve attenzione sugli investimenti su sanità, formazione, scuola». Epifani ha detto di «apprezzare» le scelte fatte dal governo nei primi 100 giorni, in particolare sul fronte della politica estera, la politica di liberalizzazione portata avanti da Bersani, la «manovrina, un segno positivo che non ha inciso su investimenti e risparmi».

E proprio sulla Finanziaria il governo ha iniziato in questi giorni ad accelerare. Ieri al Viminale si è tenuto un incontro rtra i ministrio dell’Economia, Tommaso Padoa-Schjioppa, dell’Interno, Giuliano Amato, e della Funzione pubblica, Luigi Nicolais. Si è trattato del primo di una serie di incontri preparatori che Padoa-Schioppa terrà a ritmo serrato nei prossimi gioirni con gli altri ministri in vista in vista del Consiglio dei ministri di giovedì 31 agosto, dove presenterà un primo schema della prossima manovra finanziara.

Il ministrto Nicolai ha annunciato che uno degli obiettivi della prossima Finanziaria sarà il risparmio nella pubblica amministrazione di 3-4 miliardi, spalmati nell'arco di tre anni. Secondo Nicolais questi risparmi sono «una cifra ragionevole, nell'arco di tre anni», e ha aggiunto che «da un lato ci saranno i risparmi, dall'altro lo sviluppo» e che per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego vi è «una quota già prevista». Sono quei 4 miliardi spalmati su tre anni annunciati qualche giorno fa, che però i sindacati hanno giudicato insufficienti.

Il ministro Nicolais ha precisato che le circa due ore di incontro al Viminale sono servite a «mettere a punto il sistema delle riforme che debbono aiutarci a fare una buona Finanziaria».

Seccamente smentia invece da parte di Romano Prodi la possibilità di spalmare su due più anni i tagli alla spesa pubblica. Nessuna diluizione quindi su un biennio della manovra da 35 miliardi neccesaria per portare a fine 2007 il deficit sotto il 3% del Pil. «Nel colloquio telefonico che ho avuto con Padoa-Schioppa - ha precisato Prodi non abbiamo minimamente toccato il problema dell’espansione in più anni della manovra».