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Unità: La Cgil tra Berlusconi contratti e nuova unità

Epifani presenta la Conferenza d’organizzazione mentre punta a raggiungere i sei milioni di iscritti

27/05/2008
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l'Unità

di Felicia Masocco/ Roma

MESSA A FUOCO È una conferenza d’organizzazione, ma avrà un forte connotato politico l’appuntamento che da giovedì a sabato radunerà a Roma 960 delegati Cgil. Sarà qualcosa in meno di un congresso, qualcosa in più di una conferenza che per
definizione dovrebbe guardare più al profilo interno e operativo. «Metteremo a fuoco e presenteremo le scelte future della Cgil», ha infatti annunciato Guglielmo Epifani, il da farsi, le strategie da adottare, a cominciare dalla rotta da tenere verso il governo sulle cui prime decisioni «verrà dato un giudizio più definito». Verrà poi confermata la linea, già chiaramente intravista, di una forte unità con Cisl e Uil, un elemento quasi imprescindibile di questa stagione sindacale, basti pensare a cosa porterebbe una divisione nella delicatissima partita della riforma contrattuale. Ma Guglielmo Epifani sembra voler fare di necessità virtù, e propone un “manifesto” per l’unità sindacale, un documento «politico» da elaborare con le altre due confederazioni con i «valori della confederalità e dell’unità sindacale», per avviare un progetto comune e un percorso che porti a «una nuova unità». Un sindacato unico? «E’ una stupidaggine» risponde Carla Cantone, la segretaria dell’organizzazione che ieri ha presentato la conferenza insieme a Epifani. «Abbiamo bisogno di unità sindacale. Il manifesto serve a rafforzare quella che c’è e ad aprire una nuova stagione».
Si parlerà, ovviamente di contratti, «di tempi e modalità» del confronto con Confindustria e delle priorità per il Paese che per la Cgil restano la politica fiscale, la redistribuzione del reddito, i prezzi e le tariffe, i salari: «Se non si danno risposte la coesione sociale è a rischio», ha ribadito Epifani pensando al prossimo Dpef. Ma si discuterà anche di lotta alle criminalità, «un modo corretto per affrontare il tema della sicurezza».
Un appuntamento politico, dunque, ma anche l’occasione «per riposizionarsi sul territorio», in continuità con lo slogan «Riprogettare il paese» dell’ultimo congresso di Rimini. La scelta del territorio, centrale nel documento della conferenza non è delle ultime settimane, non rincorre il voto elettorale che ha segnato una sconfitta per le forze dell’area di riferimento cigiellina e che interroga anche il sindacato. «Il tema è stato deciso un anno e mezzo fa - spiega Cantone - per noi era già chiara l’esigenza di tornare sul territorio, l’identità di lavoratori e pensionati non si costruisce solo in azienda o in fabbrica», anche se è fuori discussione la centralità del lavoro e della condizione sociale di uomini, donne, dei giovani. E, a questi, la Cgil vuole spalancare le porte, avviare un poderoso ricambio e formare una nuova generazione di sindacalisti. Verrà riaperta la scuola di formazione di Ariccia, sarà intitolata a Luciano Lama, mentre il centro studi Ires sarà dedicato a Bruno Trentin.
L’obiettivo è quello di esserci, di fare sindacato, con meno burocrazia, meno «impiegatizzazione», e per questa via di «estendere e rafforzare la rappresentanza e la rappresentatività della confederazione». Anche attraverso la tutela individuale, da affiancare a quella collettiva che il sindacato assicura attraverso i contratti. Per questo il sistema dei servizi offerto dal sindacato si avvia verso il potenziamento e l’integrazione, mentre nuovo impulso verrà dato alla negoziazione sociale, quella che si fa sul territorio, appunto, con gli enti locali e che come target ha più il cittadino che il lavoratore.
Una nuova sfida per la Cgil, che punta a 6 milioni di iscritti andando a pescare nuove adesioni tra i giovani e nelle aree del lavoro non sindacalizzate. C’è poi un impegno, nuovissimo, al «rinnovo delle deleghe sindacali», a non dare cioè l’iscrizione al sindacato come perpetua (cioè fino a disdetta dell’interessato), ma L’appuntamento capitolino è stato preceduto da 1600 conferenze a vari livelli cui hanno partecipato 500mila sindacalisti con 52mila interventi «un dato straordinario di partecipazione - ha detto Carla Cantone - è stato un percorso aperto che ha coinvolto l’intera organizzazione, una prova di democrazia». La Cgil si rinnova anche nei mezzi di comunicazione: alla conferenza debutterà www.radioarticolo1.it, la webradio del sindacato di Corso d’Italia.