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Unità-La Finanziaria ormai non c'è più

La Finanziaria ormai non c'è più di Bianca Di Giovanni Silvio Berlusconi promette 12 miliardi da elargire a famiglie e imprese. Olè. Ma è più importante quello che non dice al popolo e a...

17/10/2004
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l'Unità

La Finanziaria ormai non c'è più
di Bianca Di Giovanni

Silvio Berlusconi promette 12 miliardi da elargire a famiglie e imprese. Olè. Ma è più importante quello che non dice al popolo e agli alleati del Polo. Per esempio che la manovra 2005 sta "evaporando" sotto i colpi della sua propaganda e nel 2004 le casse sono sempre più vuote: mancano all'appello almeno 5 miliardi per chiudere l'anno al 2,9% preventivato. Per l'anno prossimo sono stati già "cencellati" dal premier quasi 4 miliardi, e altri 2 dei 24 previsti sono di difficile realizzazione. O si vuole uscire dall'Ue, o si spera in un condono. Lo si capirà in Parlamento, dove martedì inizierà l'esame in commissione della manovra, ed entro giovedì si presenteranno gli emendamenti. Tornando al provvedimento parallelo per lo sviluppo (si fa per dire) almeno 6 di quei 12 miliardi dovranno essere ricavati da tagli di spesa per finanziare gli sgravi fiscali. Gli altri 6 destinati agli incentivi alle imprese deriveranno dai risparmi postali gestiti dalla Cassa Spa, cioè verranno dalle nostre tasche. Per limitare la spesa già tutti pensano alla sanità, che, detto per inciso, è già stata falcidiata con un taglio secco di circa 4 miliardi di euro (parola di Corte dei Conti e Antonio Fazio) mascherato dalla favola del 2%, quella golden rule che stando alle assicurazioni dello stesso premier non doveva valere proprio per l'assistenza alla salute. E invece, guarda guarda, vale.

Il centro-destra fa già pagare i ticket
Per coprire i "favolosi" tagli fiscali anche Mario Baldassarri pensa alla sanità e parla di sprechi nella spesa farmaceutica, proponendo confezioni mono-dose per le medicine (che costerebbero di più, sigh!). Anche il viceministro targato An "dimentica" di dire qualcosa di "fastidioso" in proposito. Cioè che tutte le Regioni di centro-destra fanno già pagare i ticket farmaceutici. L'incidenza dei ticket sull'intera spesa sanitaria è maggiore in Lombardia, Piemonte, Liguria e Puglia, dove si arriva a 5,5 euro per ricetta. Livelli più leggeri in Calabria, Sicilia e Veneto, seguite da Lazio, Molise e Alto Adige. Il resto (cioè il centro-sinistra) non ha messo le mani nelle tasche dei cittadini, per dirla con il premier. Ma ora? "Hanno provato a farci inserire i ticket e non ci sono riusciti - dichiara Vasco Errani, governatore dell'Emilia Romagna - Adesso vogliono obbligarci ad alzare le tasse. Ma il nostro impegno è non alzarle. Speriamo di mantenerlo".

I "buchi" del 2004
La Corte dei Conti nutre forti perplessità sulle dinamiche di quest'anno. Dalla manovra bis varata a luglio si sono realizzati (forse) solo 5,5 miliardi, a fronte dei 7 richiesti. Dunque, entro dicembre si dovranno attivare quelle misure (taglia-spese) per reperire la cifra mancante. Ma non basta. La Corte esprime "perplessità sulla realizzabilità piena degli effetti attesi", soprattutto per la natura dei tagli ai ministeri. Altra incognita, quel condono edilizio approvato soltanto da cinque regioni, ma con condizioni molto più stringenti di quelle immaginate da Giulio Tremonti. Risultato: non si vedranno i 3 miliardi attesi. Infine, c'è da aspettarsi un flop nelle entrate di dicembre. nello stesso mese dell'anno scorso, infatti, le casse furono riempite sia dai versamenti per le sanatorie fiscali, sia dagli anticipi richiesti alle banche, che quest'anno verranno a mancare. A meno che non si prepari un altroi decreto di fine anno.

Dubbi sul 2%
Se non si sa come si chiude il 2004, sembra molto difficile stabilire che nel 2005 si potrà spendere il 2% in più del consuntivo di quest'anno. E non solo. L'applicazione di questa regola sembra tanto complessa dal punto di vista legislativo e pratico, che lo stesso governatore della Banca d'Italia ha proposto un'alta commissione che ne monitorizzi l'efficacia. Sta di fatto che finora il Ragioniere dello Stato Vittorio Grilli ha fornito dettagli sul "taglio" di spesa (è lui stesso a chiamarli così) solo per i ministeri (1,9 miliardi). E gli altri 7,5? Quattro miliardi sono "a carico" della spesa sanitaria e il resto dovrebbe derivare dai minori trasferimenti ai Comuni. Sembra tuttavia sovrastimato di almeno due miliardi il risparmio indicato.

"Saltano" gli studi di settore?
Se Berlusconi farà quello che ha promesso, cioè non aumentare le tasse agli autonomi, "saltano" dai conti della Finanziaria i 3,8 miliardi attesi dalla revisione degli studi di settore combinata con il concordato preventivo. Secondo il premier dovrebbe "scomparire" anche la revisione degli estimi, ovvero in termini di gettito 123 milioni di euro.