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Unità-La grande marcia degli studenti: guerra no, sapere sì

di Rinalda Carati / Roma UN "PRIMO MAGGIO" degli studenti: è questo il loro sogno. Così anche quest'anno circa 300 mila studenti medi e universitari sono scesi in piazza in decine di localit?...

18/11/2005
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l'Unità

di Rinalda Carati / Roma

UN "PRIMO MAGGIO" degli studenti: è questo il loro sogno. Così anche quest'anno circa 300 mila studenti medi e universitari sono scesi in piazza in decine di località italiane per la Giornata di mobilitazione studentesca mondiale: soddisfatta l'Unione degli
Universitari (Udu) che ha promosso l'iniziativa nel nostro Paese assieme a Unione degli studenti (Uds) e Mutua studentesca. Oltre 90 le città coinvolte da cortei che si sono svolti in maniera pacifica. A Palermo con i ragazzi e le ragazze c'era Rita Borsellino, a Milano c'è stato un incontro con Dario Fo, a Roma ragazzi e ragazze hanno danzato sotto le finestre del Muir chiedendo le dimissioni del governo. Obiettivo della mobilitazione, comunque, non un semplice "no" alla Moratti, ma "rivendicare la centralità del sapere e della cultura come chiave per l'emancipazione delle persone dalla precarietà. Gli studenti chiedono diritti e partecipazione all'interno dei luoghi pubblici del sapere, in cui vivono e vogliono crescere come cittadini a pieno titolo". Per questo tra le rivendicazioni c'è una carta di cittadinanza studentesca, per l'accesso al sapere e alla cultura.
Secondo l'Uds, che comunque prende le distanze da "ogni forma irrispettosa di manifestazione" (a Roma un ragazzo è stato fermato per aver realizzato una scritta con la bomboletta spray e un palloncino di vernice rossa è stato lanciato contro la sede di una banca, petardi e fumogeni lanciati contro la sede dell'Assolombarda a Milano), hanno sfilato 20.000 studenti a Roma, 15.000 a Milano, 10.000 a Torino, 30.000 a Napoli, 15.000 a Palermo, 1.500 a Catanzaro, 2.000 a Bari, 6.000 a Lecce, 5.000 a Salerno, 6.000 a Siracusa, 5.000 a Genova, 3.000 a Vicenza, 3.000 a Sassari, 2.000 a Firenze. E per la serata sono stati organizzati numerosi concerti e iniziative culturali. A Torino nel pomeriggio gli universitari hanno fatto un bis della protesta del mattino. A Firenze il corteo era aperto da uno striscione con la frase "Guerra per nessuno. Sapere per tutti" e si è svolto sotto la pioggia battente. In diverse città toscane alle manifestazioni sono seguiti assemblee, concerti e sit in. Disagi alla circolazione a Genova dove all'appello dei promotori hanno risposto in centinaia. Traffico in tilt a Napoli. Cortei studenteschi si sono snodati anche a Catanzaro (dove una studentessa è rimasta lievemente ferita a causa dello scoppio di un petardo prima dell'inizio della manifestazione), Ancona (Fi ha denunciato il lancio di uova e lacrimogeni contro la propria sede ma la questura ha smentito), Perugia, Trieste, Gorizia, Campobasso e tante altre località dal Nord al Sud della penisola. La giornata di "mobilitazione per i diritti e l'autonomia sociale degli studenti", che ha come slogan "Sapere libero - Persone libere" si svolge nella giornata - il 17 novembre - che nel 2004 l'assemblea studentesca internazionale di Bombay ha deciso di celebrare per ricordare i fatti che in quella data accaddero nel 1939, quando centinaia di studenti cecoslovacchi che si opponevano alla guerra furono arrestati e uccisi dai nazisti. E per ricordare altri episodi di intolleranza nei confronti degli studenti come nel 1989 quando, in quella stessa data e ancora in Cecoslovacchia, i carri armati comunisti repressero con la forza i manifestanti. I cortei italiani si svolgono in concomitanza a tanti altri in diversi Paesi. Non mancano le proteste contro "gli ultimi disastrosi provvedimenti del governo", dicono glistudenti, ma precisando di essere "contro tutti i numeri chiusi", "per i finanziamenti ad università e ricerca pubblica, contro la finanziaria e la legge 230/05 sulla docenza". Fra le personalità che hanno aderito alla mobilitazione degli studenti, gli attori Dario Fo e Franca Rame, lo scrittore Luis Sepùlveda, don Luigi Ciotti e Rita Borsellino.


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