Unità: La lezione coreana
la Corea, pur avendo un prodotto interno lordo che è la metà di quello italiano investe in ricerca molto di più dell'Italia anche in termini assoluti
La Corea rilancia. Dopo l'imbarazzante debacle di Woo Suk Hwang, il governo di Seul ha deciso di investire ben 454 milioni di dollari in 10 anni nella ricerca sulle cellule staminali. Una ricerca a 360 gradi, che comprenda sia le staminali adulte sia le staminali embrionali, sia la clonazione con trasferimento di nucleo a fini terapeutici e non riproduttivi. Obiettivo: mantenere la forte presenza coreana in un settore di punta della ricerca biomedica mondiale.
La Corea aveva investito molto, sia in termini di credibilità sia di risorse economiche, nel professor Hwang e nella sua equipe. Il ricercatore si era guadagnata assoluta fama mondiale nella ricerca sulle staminali embrionali e sulla clonazione con trasferimento di nucleo. Ma, nei mesi scorsi, si è scoperto che Woo Suk Hwang aveva taroccato i dati di alcuni dei suoi lavori più importanti, anche se non di tutti. Insomma, aveva imbrogliato.
Probabilmente non aveva retto di fronte alle enormi aspettative che una nazione intera mostrava nei suoi confronti e ha ceduto alla tentazione di confezionare dati falsi pur di confermarsi al massimo livello mondiale. Per circa due anni i falsi hanno retto. Poi in pochi giorni la serie di clamorosi annunci: Hwang ha imbrogliato. In quei pochi giorni la ricerca coreana nel settore delle staminali e della clonazione ha subito una clamorosa caduta d'immagine: da protagonista assoluta al discredito assoluto. Il colpo avrebbe tramortito un toro.
Tuttavia oggi il governo e la comunità scientifica hanno deciso di fare tesoro dell'incresciosa vicenda. Invece di ritirarsi, con la coda tra le gambe, i politici e i ricercatori coreani hanno deciso di rilanciare. Più investimenti, dunque. Distribuiti a più gruppi di ricerche, molti dei quali sono già di grande e riconosciuto valore internazionale, in tutti i settori che hanno a che fare con le cellule staminali. Quelle embrionali: coreano è stato nel 1998 il primo gruppo a ricavare una linea di staminali da un embrione umano. E quella adulte: ove eccelle il cardiologo Hyo-Soo Kim, che nel 2003 ha portato a termine la più grande ricerca clinica del paese nel campo delle staminali adulte.
Ripartire da queste competenze. Far leva sulla sconfitta, anche la più dolorosa, e andare avanti. È il comportamento tipico di una nazione giovane nello spirito. Che crede in se stessa. Che crede nella ricerca scientifica: la Corea, pur avendo un prodotto interno lordo che è la metà di quello italiano investe in ricerca molto di più dell'Italia anche in termini assoluti. E che non ha paura degli errori. Né quando si tratta di scoprirli e portarli alla luce: il comportamento fraudolento di Hwang è stato scoperto e denunciato dai coreani stessi (da ricercatori e giornalisti). Né quando si tratta di farne tesoro per progettare, su basi nuove, il futuro. La Corea ci sta dando una lezione.
pi.gre.