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Unità-La scuola d'Italia torna in piazza

28.11.2003 La scuola d'Italia torna in piazza di Chiara Martelli Unagrande manifestazione, tutta per la scuola. Per la prima volta nella storia del paese le grandi organizzazioni dei lavorator...

28/11/2003
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l'Unità

28.11.2003
La scuola d'Italia torna in piazza
di Chiara Martelli

Unagrande manifestazione, tutta per la scuola. Per la prima volta nella storia del paese le grandi organizzazioni dei lavoratori italiani lanciano un'iniziativa completamente dedicata all'istruzione, ai danni causati dalla "controriforma Moratti".

Verranno studenti da tutta Italia alla manifestazione convocata per domani dai sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil, all'unisono. Una giornata di mobilitazione nazionale sulla scuola pubblica tanto demonizzata e "taglieggiata" dalla miope politica di centrodestra. Mentre continuano ad arrivare dalla finanziaria soldi a iosa per scuola paritaria al contrario dei pochi spiccioli di euro e briciole di personale previsti per l'altra istruzione che a qualcuno piacerebbe venga presto definita di serie B, la gente protesta, senza la ben minima intenzione di abbassare la testa. Tant'è sui vecchi luoghi della democrazia, quelli della tanto cara e ultimamente un po' trascurata agorà, sono disposti a ritrovarsi in molti.

Capeggiati dal sindacato sfileranno in corteo uno a fianco all'altro dirigenti, insegnanti, personale ATA (segretari, bidelli, amministrativi), forze politiche e studenti. Si preannuncia una sette ore di marcia no stop per le quali la capitale già corre ai ripari al ventilato rischio di paralisi causato dal popolo degli "indisciplinati-istruiti" colletti bianchi. In massa calcheranno le strade capitoline, alzeranno striscioni e cori per il Cavaliere nella speranza che, almeno una volta, ascolti la voce del paese, oda le chiare e poche parole che la gente "arrabbiata" è pronta a scandire in merito alla riforma Moratti e ai disinvestimenti continui sul capitolo istruzione comparsi, ancora una volta, anche nella finanziaria del 2004.

Per tutta la giornata, il cui via è dato alle ore 9.30 in piazza Esedra, si giocherà al passaggio di testimone preso in pugno, in primis, dai giovani che siedono dietro le ristrette vesti del banco pubblico e ceduto poi in piazza Bocca della Verità (alle ore 14) al popolo dei lavoratori.
Per la mobilitazione, indetta dall'Unione degli studenti (Uds), Giovani Comunisti e Sinistra Giovanile, sono pronti a partire pullman e treni speciali da tutta la penisola. Da Torino a Bolzano, da Vicenza a Milano, Firenze, Napoli, Campobasso, Bari, Lecce per arrivare all'estreno lembo di terra, nell'isola siciliana, con Palermo, Messina, Siracusa e Ragusa. Sotto un'unica bandiera, che porta i colori di una scuola pubblica e democratica, si animeranno due cortei che nella superata distanza generazionale si ri-incontreranno alle 16.30 in piazza Farnese dove il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, prenderà la parola per dar vita ad un comizio.
A sostegno della mobilitazione proclamata dai sindacati si sono unite, a gran voce, molte personalità politiche, intellettuali e associazioni. Scenderanno in piazza al fianco dei lavoratori anche Legambiente, Fiom Cgil, girotondini, Pax Christi, Coordinamento Genitori democratici, Mce, Proteo Fare e Sapere, Comitato Scuola della Repubblica, Opposizione Civile, Ulivo, Italia dei Valori, PdCi, Prc, Verdi, Andrea Camilleri, Miriam Mafai, Elio Veltri, Paolo Sylos Labini e altri ancora.

Tutti per dire fermamente il proprio "no": alla devolution incentrata alla regionalizzazione dell'istruzione; alla Legge Moratti che riduce l'offerta di istruzione e amplifica le disegualianze sociali obbligando i ragazzi a una scelta anticipata tra scuola che conta, ovvero il liceo, e la formazione professionale; alla Finanziaria che continua a perseguire ostinatamente una politica di tagli indiscriminati alle risorse della scuola pubblica e alla perpetuazione della precarizzazione del lavoro.