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Unità: La scuola per diritto di nascita

Giuseppe Caliceti

09/05/2010
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l'Unità

Il Ministro all’Istruzione Gelmini pensa a un’altra delle sue riforme epocali: nella modalità di reclutamento dei docenti e della loro carriera, introducendo criteri meritocratici e la cosiddetta regionalizzazione della scuola. Ma di che merito si parla? Si vuole sancire un diritto di merito legato a un luogo di nascita. Puro medioevo: chi è nato in una regione avrebbe più merito di un altro docente a prescindere dalla sua effettiva preparazione didattica. Chi pensava che sulla scuola l’obiettivo del governo Berlusconi fosse squisitamente economico, - cioè far cassa sulla pelle dei più giovani, - deve ricredersi. C’è di peggio. Non si mira solo allo smaltellamento della scuola pubblica, ma all’utilizzo in termini propagandistici di quello che resterà di lei. Il contenuto lo mettono i leghisti: senza dubbio tra i peggiori pedagogisti in circolazione. L’idea che il luogo di nascita e la residenza di un docente possano essere più importanti della sua preparazione è semplicemente razzista.E figuratevi cosa può succedere di razzista con questa logica tra alunni e studenti. L’autonomia scolastica tanto decantata un tempo, rischia oggi di diventare una forma di idiota «regionalizzazione delle conoscenze», di pericoloso «federalismo mentale». Alla vigilia dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia non si potrebbe pensare a qualcosa di peggio.