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Unità: Lavoratori di Serie C

Occorre «rendere partecipi i lavoratori stessi, i quali molto sanno dell’operatività, efficacia ed efficienza d'interi settori e servizi».

16/10/2006
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l'Unità

Bruno Ugolini

Tra i diversi mugugni sollevati da una legge Finanziaria terribilmente segnata dall’eredità del centrodestra, ci sono quelli dei lavoratori atipici. Costoro con i loro assai modesti redditi non si lagnano certo delle nuove aliquote fiscali. Vanno bene ad esempio le misure atte ad aumentare il costo del lavoro parasubordinato, scoraggiandone così l’uso improprio, attraverso l’innalzamento dell’aliquota contributiva. La scelta non è stata però accompagnata da criteri precisi per definire i compensi dei collaboratori. E così l’aumento dell’aliquota sarà scaricato sugli atipici. Quei redditi spesso miseri diventeranno ancora più miseri. Il danno sarà ancora più pesante per donne e uomini con partita Iva poiché non risulta alcun riequilibrio fra quanto pagato dal lavoratore e quanto dal datore di lavoro. Questi lavoratori, a differenza degli altri, dovranno pagarsi per intero i contributi. Un incentivo, dunque, ad utilizzare impropriamente donne e uomini con partita Iva. Sono le denunce del Nidil Cgil. Il sindacato lamenta poi come siano rimaste insolute le questioni riguardanti la tutela della gravidanza a rischio per le collaboratrici e il riconoscimento della disoccupazione con requisiti ridotti a lavoratori costretti ad una forte discontinuità lavorativa. Così come non si parla di mettere a disposizione le risorse per l’accesso alla formazione per i parasubordinati, accantonate nel Fondo Inps. Le note positive riguardano l’indennizzo per malattia domiciliare e un’indennità economica per congedo parentale. Provvedimenti giudicati, però, parziali (al massimo 18 euro al giorno per malattia, dal quarto giorno e per un massimo di 20 giorni l'anno) o addirittura inesigibili dai lavoratori. Insoddisfazione infine per quanto concerne il pubblico impiego dove non sono previste stabilizzazioni per i precari e non sono riconosciuti i periodi svolti dai collaboratori ai fini dei punteggi nei concorsi. Mentre sono previsti tagli di migliaia di Co.Co.Co.
Le proteste per tale stato di cose sono rimbalzate nella mailing list del Nidil (atipiciachi@mail.cgil.it). C’è chi commenta così: «L’aumento dell’aliquota Inps svolgerà un’unica funzione: abbassare (e di tanto) compensi spesso già esigui». Non solo: «con questo aumento la pensione Inps sarebbe d’importo patetico, anche chi pensava di investire in un fondo pensione privato forse non avrà più i soldi per farlo o potrà investirci di meno...».
C’è poi Catia che scrive a questa rubrica per ricordare in particolare la situazione dei precari pubblici, considerati lavoratori di serie C. Lei ed altri hanno spedito una lettera persino al Presidente della Repubblica ed hanno messo insieme un sito https://precariprovbo.mastertopforum.net. Catia lavora alla Provincia di Bologna ed ha partecipato allo sciopero indetto il 6 ottobre scorso dai Cub, con però una partecipazione più larga anche nella manifestazione svoltasi a Roma. Così come del resto si annuncia assai importante (ma mantenuta quasi sotto silenzio) la manifestazione confederale promossa per i 21 ottobre a Foggia.
C’è tra i compagni di Catia, come lei stessa spiega, chi lavora precariamente perfino da oltre dieci anni, con modalità lavorative assolutamente identiche a quelle dei colleghi “indeterminati”. La nostra flessibile impiegata pubblica non si sente certo una “fannullona” (per usare un termine a cui si è voluto ricorrere nelle polemiche giornalistiche). Ricorda il patrimonio di competenze, strumenti di efficienza, acquisito da lei e dai suoi colleghi. Ed è d’accordo col ministro Padoa Schioppa circa l’esigenza di ristrutturare gli enti e non semplicemente tagliare le spese senza criterio. Occorre, però, osserva, «rendere partecipi i lavoratori stessi, i quali molto sanno dell’operatività, efficacia ed efficienza d'interi settori e servizi».
Magari posseggono una conoscenza che potrebbe servire ad individuare i veri “fannulloni”.
brunougolini@mclink.it