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Unità_Lettere-La ricetta per gli insegnanti

La ricetta per gli insegnanti Vanna Lora, Milano Letta la striscia rossa del 21 novembre, sono andata a leggere il resto dell'articolo di Marcello Veneziani, sul numero di Libero del 18 novembre. S...

22/11/2004
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La ricetta per gli insegnanti
Vanna Lora, Milano
Letta la striscia rossa del 21 novembre, sono andata a leggere il resto dell'articolo di Marcello Veneziani, sul numero di Libero del 18 novembre.
Sono un'insegnante, categoria definita da Veneziani come composta da paraculi o da senza testa. Docenti della scuola pubblica, s'intende, chè è a quelli che il neo direttore della scuola di giornalismo indirizza le sue considerazioni sprezzanti e insultanti. Così, ai magistrati, definiti dal Presidente del Consiglio 'matti e antropologicamente diversi', possiamo ora affiancare l'intera classe insegnante della scuola pubblica del Paese. Come per la riforma della giustizia il cancro da estirpare sono i magistrati, così, per la riforma della scuola, la malattia sono i docenti, tutti. Senza se e senza ma. Lo stile dell'attacco è lo stesso. Le riforme del Polo stravolgono il dettato costituzionale e sollevano una vasta opposizione? È colpa di chi non accetta di farsi riformare o meglio, normalizzare. I magistrati e gl'insegnanti. I primi sono pazzi, i secondi cerebrolesi e fannulloni o ideologizzati. Se il Ministro fosse d'accordo con l'analisi (?) di Veneziani la ricetta sarebbe pronta: aboliamo i docenti, diamo un pc ad ogni studente, niente libri di testo, soprattutto quelli di storia e avremmo risolto il problema della scuola pubblica da riformare. Via quei fannulloni d'impiegati pubblici che drenano risorse alle imprese; le spese maggiori vanno agli stipendi dei docenti? Aboliamoli tutti. Sì, signor Veneziani, lei ha trovato la ricetta magica: aboliamo anche la scuola. L'aveva già scritto qualcun altro, lei se lo ricorda senz'altro.


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