Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unità: Lo scippo: 4 cacciabombardieri con i soldi dell’istruzione

Unità: Lo scippo: 4 cacciabombardieri con i soldi dell’istruzione

L’operazione, che viene alla luce alla vigilia dello sciopero nella scuola, è stata smascherata dai parlamentari del Pd a Montecitorio che oggi daranno battaglia

29/10/2008
Decrease text size Increase text size
l'Unità

Mentre la Difesa mette a terra gli elicotteri della strage in Francia, mentre Tremonti massacra le casse, ecco un’altra operazione creativa: dirottare 3 milioni per istruzione e ricerca per finanziare le missioni all’estero. Eccoli i Robin Hood all’incontrario. Mentre restano a terra gli elicotteri HH-3F fino alla conclusione dell’inchiesta sulla strage avvenuta in Francia che mette a nudo il saccheggio dei bilanci della Difesa, Berlusconi e La Russa stanno progettando un vero e proprio scippo ai danni della scuola e della ricerca per finanziare l’invio di quattro cacciabombardieri in Afghanistan. L’operazione, che viene alla luce alla vigilia dello sciopero nella scuola, è stata smascherata dai parlamentari del Pd a Montecitorio che oggi daranno battaglia. «Non possiamo accettare altri tagli in settori già penalizzati come la scuola, colpita dai provvedimenti della Gelmini, l’università e la ricerca - fa notare Rosa Calipari, deputata Pd e capogruppo alla commissione Difesa - La Russa finanzi le missioni utilizzando i 3 milioni di euro del fondo per le esigenze prioritarie del suo ministero». Il decreto che giunge oggi a Montecitorio è stato messo a punto dal governo per finanziare le principali (ma non tutte) missioni militari tra ottobre e dicembre. Quella in Iraq e in Afghanistan hanno già la copertura finanziaria fino a gennaio, ma La Russa ha promesso a Bush quattro caccia Tornado, mentre il titolare degli Esteri, Frattini, ha ottenuto un posto per l’Italia nella missione di vigilanza dell’Unione Europea in Georgia. Per finanziare questi nuovi impegni servono soldi, almeno 20 milioni, ma la Difesa non ne ha. Come spiega il senatore del Pd Mauro del Vecchio i tagli «sono assolutamente traumatici e di dimensioni pesanti e inaspettate». Così, senza troppo dare nell’occhio, Berlusconi, Frattini, La Russa e Tremonti hanno progettato il “colpo”. Hanno deciso di rastrellare un po’qua, un po’la, ma i consiglieri del governo hanno in special modo messo gli occhi su due ministeri da «rapinare». A quello della Pubblica Istruzione pensano di sottrarre 2.457.000 euro, a quello dell’Università e della Ricerca 985.000 euro. «Pur convinti che in Afghanistan l’iniziativa militare non può essere risolutiva e occorre una nuova strategia politica - aggiunge Rosa Calipari - non siamo contrari all’invio dei Tornado, ma La Russa, per evitare un ulteriore taglio nel settore della scuola e ridurre almeno della metà il prelievo nel bilancio della Ricerca, usi i soldi del fondo per le esigenze prioritarie della Difesa coi i quali intende invece finanziare le tante iniziative che, il 4 novembre, ricorderanno la Prima Guerra Mondiale». I conti insomma non solo non tornano, ma appaiono impazziti. Basta un’occhiata al bilancio della Difesa per capire perché gli elicotteri non sono sicuri. Per la difesa il governo prevede un “progressivo decremento”: 20,3 miliardi nel 2009, 18,9 nel 2011. Nell’esercizio il taglio nel 2009 sarà del 29%, cioè 775,3 milioni in meno di quest’anno. «Nel triennio 2009-2011 - interviene del Vecchio - si prevede una riduzione di spesa pari a 1700 milioni con gravissime ripercussioni sulla vita dei militari, l’addestramento, la manutenzione dei mezzi, l’adeguamento delle scorte. Il ministro La Russa aveva promesso di adeguare il bilancio avvicinandolo a quello di altre nazioni, ma la percentuale sul Pil scende dallo 0,96% allo 0,87%. I tagli al personale saranno del 7% nel 2009 rispetto agli anni precedenti e addirittura del 40% nel 2010-2011. Il taglio di 660 milioni in 3 anni rende impossibile i reclutamenti di volontari previsti e, di fatto, blocca la “professionalizzazione” delle forze armate. Gli investimenti vengono ridotti di circa 300 milioni». Il governo insomma appare alla disperata ricerca di soldi e non esita a ridurre i servizi e la sicurezza dei militari. Il blocco del turn over nelle pubbliche amministrazioni verrà forse applicato anche a militari e carabinieri. Il prossimo anno l’Esercito potrà svolgere 2880 esercitazioni a fronte della 7500 del 2008, la Marina disporrà di circa 29.800 ore “di moto” contro le 45mila del 2008, l’Aeronautica potrà effettuare 30mila ore di volo, un terzo delle 90mila del 2008.

Intanto però il ministro La Russa sta per finanziare il “suo” 4 novembre. In più di 20 città ci saranno concerti, i bambini canteranno “il Piave mormorò...” e i ministri si faranno belli ricordando i fanti sul Carso. I più cauti dicono che per le manifestazioni la Difesa “al verde” sborserà 500mila euro.

TONI FONTANA

ROMA

tfontana@unita.it