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Unità: Maturità, la passione dei cinquecentomila

Oggi gli studenti alle prese con il tema: Pirandello o Moravia? La traccia storica verso il ’68, l’attualità su ambiente o bullismo

20/06/2007
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l'Unità

di Massimo Franchi / Roma

ESAMI Passata la «notte di lacrime e preghiere», stamattina si parte. Cinquecentomila maturandi alle prese con la prima prova scritta di un esame che la riforma dell’Unione vuole «più serio».
Le tracce dell’ex tema saranno come al solito quattro ma quest’anno per la prima volta saranno scelte dal viceministro Mariangela Bastico e non dal “superiore”. Il ministro Fioroni ha da tempo autodenunciato un conflitto di interessi: il figlio è fra i maturandi e per bon ton non sarà lui a individuare le tracce.
Le tracce...sulle tracce Premesso che raramente si è indovinato, nel solito “tototraccia” quest’anno per l’analisi del testo sono molto quotati Moravia e Svevo, seguiti da Foscolo e Pirandello (ma poi ci sono anche Leopardi, D’Annunzio e chi più ne ha, più ne metta). Ancora più fantasia serve per individuare la traccia storica: il tam-tam parla del ‘68, poi c’è chi giura sulla Resistenza, chi sulla guerra fredda, e chi ancora sulla crisi economica (non si specifica quale). Sull’attualità sono quasi tutti d’accordo: il tema sarà sui disastri ambientali (una scelta che più scontata non si può), i più “scafati” azzardano la famiglia moderna, ma anche il bullismo non viene sottovalutato.
Furbi grandi e piccoli Anche quest’anno nelle aule saranno al bando telefonini, computer e i palmari. Non solo, con una dettagliata circolare, il ministero ha deciso che dovranno restare chiuse a chiave le aule informatiche delle scuole che ospiteranno le prove d'esame. Tra gli «adempimenti di carattere organizzativo e operativo» si invitano tutti i dirigenti d’istituto e presidenti di commissioni ad avvertire «tempestivamente» e in termini perentori i candidati «che nei confronti di coloro che fossero sorpresi ad utilizzarli è prevista l’esclusione da tutte le prove». La circolare infine ricorda che, come già avvenuto nelle precedenti sessioni di Esami di Stato, «al fine di garantire il corretto svolgimento delle prove scritte, la struttura del ministero vigilerà, in collaborazione con la Polizia delle Comunicazioni, per prevenire l'utilizzo improprio della rete Internet da parte di qualunque soggetto e l’uso delle connessioni di telefonia fissa e mobile».
I maturandi più maliziosi non sono gli unici presunti furbi sui quali vigilerà il ministero. Un commissario esterno su quattro si è ammalato e ha dato forfait. Gli Uffici scolastici provinciali (ex provveditorati) sono stati invasi di fax e telegrammi di rinuncia, come confermato ieri dalla Bastico. Oltre 10 mila i prof che non se la sono sentita, ufficialmente per malattia, di affrontare altre quattro settimane di lavoro per meno di 500 euro al mese. Ma la sensazione che trapela dal ministero è che la fuga non si sia ancora arrestata, con qualche sorpresa dell’ultimo minuto. E così il ministro Fioroni ha annunciato che saranno inviate vsite fiscali ai docenti che hanno presentato certificati medici.
Il voto resta in centesimi Oggi dunque il primo ostacolo, uguale per tutti gli indirizzi di studio. Domani toccherà al secondo scritto specifico per ogni indirizzo, quest'anno è uscito latino al classico e matematica allo scientifico. Terza e ultima prova scritta, definita collegialmente da ciascuna commissione, il 25 giugno. La data degli «orali» è stabilità invece da ciascuna commissione.
Il voto finale verrà attribuito anche quest'anno seguendo i criteri utilizzati nelle passate edizioni: il minimo è sempre 60 e il massimo 100, ma la Commissione, quest’anno ha la possibilità di attribuire la lode agli studenti che conseguono il punteggio più alto senza fruire del bonus integrativo di 5 punti. Il voto finale è determinato dalla somma del credito scolastico, del punteggio delle prove scritte, del colloquio e di un bonus. Per quanto riguarda il credito scolastico: ciascun candidato può far valere un massimo di 20 punti quale credito per l’andamento degli studi e per le esperienze formative e culturali maturate fuori della scuola. Per il punteggio delle prove scritte sono 45 i punti totali a disposizione, ripartiti in ugual misura tra le tre prove (da 0 a 15 punti ciascuna). Ognuna delle prove è giudicata sufficiente se consegue almeno 10 punti mentre per il colloquio sono 35 i punti da assegnare, ed è sufficiente se consegue almeno 22 punti. Infine il Bonus che è di 5 punti e può essere assegnato dalla Commissione in aggiunta al voto finale a condizione che si abbia un credito scolastico di almeno 15 punti e un risultato complessivo nelle prove d’esame di almeno 70 punti.
Noi non ci saremo Qualcuno, stamani, avrà un magone così: 20 mila studenti non ce l’hanno fatta. «Il numero degli ammessi - rivela la Bastico - è del 96 per cento». Cioè, quattro studenti dell’ultimo anno su 100 non sono stati considerati abbastanza preparati e sono stati bloccati prima.