Unità: Moratti in corteo a Milano? Polemica nella Cgil
Sindacalisti e delegati contestano l’invito al ministro: «Non è mai stata a fianco dei lavoratori»
/ Milano
Bruno Ferrante e Letizia Moratti al corteo del Primo Maggio dividono la Cgil. L’invito spedito dal segretario della Camera del lavoro, Onorio Rosati, a nome delle tre confederazioni, ai due principali candidati sindaci di Milano affinché partecipassero alla manifestazione della festa dei lavoratori, ha suscitato nel sindacato diversi commenti e prese di posizione contrari. E poco importa che i due diretti interessati abbiano fatto sapere di accogliere «naturalmente volentieri» l’invito e che Letizia Moratti abbia addirittura rilanciato invitando a sua volta i sindacalisti ad una merenda da lei stessa organizzata per il dopo il corteo. Nel «mirino», d’altra parte, c’è proprio lei, l’ancora ministro della Pubblica istruzione.
«Il Primo Maggio è sempre stata la festa dei lavoratori, ossia una ricorrenza di parte - scrivono Franco Arrigoni e Maria Sciancati, rispettivamente segretari generali della Fiom Lombardia e della Fiom di Milano -. Non ci risulta che Letizia Moratti, nei suoi cinque anni da ministro della Repubblica, abbia mai scelto di condividere le richieste dei lavoratori e di essere al loro fianco nelle mobilitazioni contro la precarietà, per la tutela dei diritti, per il miglioramento delle condizioni di lavoro, per un salario dignitoso, per una scuola pubblica, per un paese in cui si distribuisce il reddito rendendo uguale il figlio del professionista al figlio dell’operaio».
«Riserve e contrarietà» sono state espresse anche dai segretari della Fiom di Legnano, che hanno raccolto «le sollecitazioni provenienti dalle fabbriche rappresentate». «Il Primo Maggio - scrivono - è la festa dei lavoratori, non di chi in questi anni si è battuto contro il lavoro, per la precarizzazione, la libertà di licenziamento e l’abrogazione dell’articolo 18. Se la “compagna” Letizia Brichetto è pentita del suo operato potrebbe partecipare alla manifestazione alternativa del pomeriggio organizzata dai lavoratori precari».
Se ci sarà la Moratti, i due segretari della Camera del lavoro Nerina Benuzzi e Antonio Lareno diserteranno il palco ufficiale e si limiteranno a sfilare in mezzo al corteo. «La dottoressa Moratti - spiegano - esercita ancora le proprie prerogative ministeriali ed è quindi a tutti gli effetti controparte contrattuale dell’intero mondo della scuola e della confederazione sindacale». Non solo. «L’intero ministero Moratti - proseguono - si è contraddistinto per le sue iniziative contro la scuola pubblica, come ben sanno le famiglie milanesi che sono scese in piazza per il tempo pieno».
a.f.