Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unità: «Nell’aula “magica”, dove il compito si faceva in gruppo»

Unità: «Nell’aula “magica”, dove il compito si faceva in gruppo»

LA CANDIDATAAntonella racconta cosa è successo durante i test d’ammissione a Medicina nell’ateneo messinese. Sta indagando la procura

21/09/2007
Decrease text size Increase text size
l'Unità

di Manuela Modica / Messina

«Sono rimasta stupefatta», esordisce così Antonella (non è questo il suo vero nome), quando racconta del mattino del 4 settembre, giorno in cui si sono svolti gli esami di ammissione alla facoltà di Medicina. Antonella ha svolto l’esame nell’aula «magica»: la stanza 3, padiglione D del Policlinico di Messina. Quell’aula che, su un totale di 11 in cui, circa cento per ognuna, 1130 candidati svolgevano l’esame, ha prodotto il risultato più alto d’Italia. I primi dieci sono i più i bravi, e la candidata esclusa dall’accesso, ha avuto l’impressione che collaborassero tra loro: «Saltava all’occhio e anche all’orecchio. Io mi trovavo solo una fila più indietro. Erano disposti a gruppetti di sette o otto persone». Ma nessuno riprendeva i ragazzi mentre collaboravano? «Sì, lo facevano, ma solo quando diventavano troppo sfacciati. L’anno scorso erano stati molto più fiscali - Antonella era quest’anno al secondo tentativo di accesso alla facoltà per diventare medico – tutti i candidati erano stati obbligati a sedere distanti l’uno dall’altro». E l’anno scorso la media dei primi dieci arrivati ai test a Messina produceva un risultato inferiore di almeno quattordici punti a quello di quest’anno. Il test era forse più facile nel 2006? «Non ho notato una grande differenza tra i due test francamente. Due anni fa a Messina si poteva entrare con un punteggio di 25, quest’anno invece lo spirito santo ha illuminato i candidati, e l’accesso era almeno con 35».
Mentre saltano i test di Catanzaro e Bari , la vicenda dei test di Medicina di Messina è ancora tutta da accertare, finora di certo ci sono solo anomalie statistiche sulle quali sta indagando la Procura di Messina, e fioccano le denuncie, soprattutto in forma anonima, che testimoniano molte irregolarità durante lo svolgimento del test. L’indagine sulla classifica dei primi dieci intanto, comparata ai risultati di odontoiatria rivela altre bizzarre sfaccettature: quattro dei primi undici di medicina ad odontoiatria arrivano solo tra la posizione 109 e la 435. Un risultato bassino per gli studenti più preparati d’Italia soprattutto se si considera che l’esame di accesso ad Odontoiatria è molto simile a quello di Medicina. Ma la Procura sta anche indagando seguendo alcuni cognomi dei candidati che potrebbero essere legati a note famiglie della ’ndrangheta calabrese. E sui corsi di preparazione agli esami di accesso a Medicina, frequentato da molti dei «geni» messinesi.