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Unità-Niente soldi, niente futuro: l'università è ridotta all'osso. E protesta

Niente soldi, niente futuro: l'università è ridotta all'osso. E protesta Oggi davanti al Senato manifestazione nazionale contro la precarizzazione voluta dal governo. Che sul Ddl minaccia l...

28/09/2005
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l'Unità

Niente soldi, niente futuro: l'università è ridotta all'osso. E protesta

Oggi davanti al Senato manifestazione nazionale contro la precarizzazione voluta dal governo. Che sul Ddl minaccia la fiducia

di Rinalda Carati / Roma

ATENEI di nuovo in lotta. Ieri, assemblee e occupazioni simboliche di rettorati, oggi manifestazione nazionale
a Roma davanti al Senato, mentre il governo si prepara a chiedere la fiducia (l'ennesimo sopruso, lo definisce il presidente dei senatori della Quercia Gavino Angius) sul Disegno di legge relativo allo Stato giuridico dei docenti universitari, all'esame di palazzo Madama. Le organizzazioni della docenza contestano la decisione di interrompere bruscamente il dibattito in Commissione e di portare il ddl direttamente in Aula. "È estremamente grave e rappresenta - hanno spiegato in un comunicato unitario Adi, Adu, Andu, Apu, Auri, Cisal-università, Cisl-università, Cnru, Cnu, Firu, Flc-Cgil, Snals-università, Sun, Uilpa-Ur e Udu - uno strappo alle normali procedure parlamentari". Secondo i promori della protesta "appare veramente irresponsabile affrontare temi di notevole complessità e certamente sensibili sul piano dei valori costituzionali e degli interessi di un grande numero di cittadini (in primo luogo gli studenti e le loro famiglie) senza la condivisione del mondo universitario". Denunciano quindi "il clima di confusione e di scollamento nel quale si apre questo assurdo dibattito parlamentare in Aula, senza che si sia cercata alcuna convergenza con i rappresentanti del mondo universitario che, con unanime deliberazione, hanno respinto il progetto". Il ddl sullo stato giuridico dei docenti universitari "non ha copertura finanziaria e non risponde alle esigenze delle università, soprattutto sul fronte dei giovani, della valutazione e della ricerca", ha dichiarato Maria Chiara Acciarini, capogruppo Ds nella commissione Istruzione, intervenendo nell'aula del Senato. "Alla commissione Istruzione non è stata data la possibilità di lavorare. Il parere della commissione Bilancio - ha sottolineato Acciarini - è arrivato nell'ultimo giorno utile. Eppure contiene osservazioni che non si possono ignorare: risulta evidente che l'intero articolo 2 relativo al sistema di valutazione deve essere completamente cancellato perchè palesemente privo di copertura finanziaria. Così come viene richiesta la cancellazione di quelle parti degli articoli di finanza creativa in cui si collega in maniera approssimativa, per usare un eufemismo, l'andamento dei pensionamenti alle possibilità di assunzione da parte delle strutture universitarie". Insomma, alla vigilia di una Finanziaria complicata, il ministro dell'Istruzione forza la mano su un testo che pretende di operare modifiche nella struttura dell'università italiana "senza stanziare i fondi necessari".