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Unità-"No Moratti Day": nelle piazze italiane la protesta contro la riforma dell'istruzione

12.02.2005 "No Moratti Day": nelle piazze italiane la protesta contro la riforma dell'istruzione di red. In molte città italiane, sabato pomeriggio si è celebrato il "No Moratti day", una marc...

13/02/2005
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l'Unità

12.02.2005
"No Moratti Day": nelle piazze italiane la protesta contro la riforma dell'istruzione
di red.

In molte città italiane, sabato pomeriggio si è celebrato il "No Moratti day", una marcia organizzata per manifestare contro la riforma del ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti. A Roma il corteo, composto da centinaia di docenti, genitori, studenti e ricercatori, convocati in piazza dal "Coordinamento nazionale Tempo pieno e prolungato", ha raccolto le adesioni di forze sindacali, sociali e politiche.

Sotto le bandiere dei Cub, dei Cobas e anche di Legambiente, il corteo è partito da piazza Campo dè Fiori guidato da striscioni ricchi di slogan come "No Moratti day: Moratti vattene", "Per una scuola di tutti e per tutti: no alla riforma Moratti". Gli obiettivi - spiegano i promotori della giornata di protesta - sono l'abrogazione delle leggi di riforma e dei decreti messi dalla Moratti "che, combinate ai tagli delle ultime Finanziarie, rischiano di infliggere colpi mortali all'istruzione e alla ricerca pubblica abbassandone la qualità, rendendole sempre più dipendenti dal mercato,privatizzandole". "Questa -ha ricordato il leader dei Cobas, Piero Bernocchi - è una riforma che colpisce tutti, dalle materne alle superiori e alle università ma non non è assolutamente passata: i tre quarti sono ancora in alto mare e c'è una forte divisione anche all'interno del governo che sicuramente si accentuerà via via che si avvicina la campagna elettorale".

"Si parla molto delle leggi da cambiare o da abrogare - ha detto il parlamentare dei Verdi, Paolo Cento -, su una cosa dobbiamo essere molto chiari: la riforma Moratti è da abrogare. L'Unione deve rimettere al centro la qualità dell'istruzione pubblica e il diritto allo studio che in questo Paese, negli ultimi anni, si è perso anche per il ruolo invasivo delle imprese che hanno piegato il sapere al profitto". Il responsabile scuola del Pdci Piergiorgio Bergonzi, sottolinea l'importanza della manifestazione: "È per dire no ai tagli che sempre più fortemente colpiscono la scuola e l'istruzione e per difendere il tempo pieno, conquista importante e fiore all'occhiello della scuola italiana prima dell'avvento della Moratti. Siamo in piazza per dire sì alla scuola della Costituzione e dire no alla Moratti e alla sua controriforma