Unità: «Per ricerca e università più fondi e basta precari»
Sono i punti principali della proposta della Flc Cgil indirizzata ai candidati premier e al prossimo governo
FLC CGIL
Più risorse per scuola, ricerca e università. Maggiore sostegno al lavoro del personale, attraverso l’abbattimento del precariato e l’adeguamento degli stipendi. Sono i punti principali della proposta della Flc Cgil indirizzata ai candidati premier e al prossimo governo. Sono state presentate ieri a Roma dal segretario generale Enrico Panini, che ha sottolineato come in questa campagna elettorale i temi della conoscenza sono «clamorosamente assenti». Il sindacato rivendica «un piano pluriennale» per raggiungere, nell’arco della prossima legislatura, i livelli di spesa Ue su scuola, università e ricerca. In particolare, si pensa al 6% del Pil per la scuola (livello Ocse) con un «arresto dei tagli di risorse e personale», al 2% per la ricerca, all’1% circa per l'università.