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Unità: perchè decide Bossi? E chi pagherà il danno erariale?

Nella vicenda di Adro colpisce la totale assenza dello Stato. Dopo lo «stop» della Gelmini l’ufficio scolastico non interviene.Attendiamo di sapere quale Pantalone ora metterà i soldi

21/09/2010
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l'Unità

Guido Melis

Singolare vicenda, questa della scuola pubblica di Adro. Costruiscono un edificio, completo di banchi sponsorizzati Lega, con simboli ossessivamente sparsi dappertutto, e nessuno se ne accorge sinché non scoppia lo scandalo. In altri tempi, neppure troppo lontani, bastava che un municipio della Bassa esponesse la bandiera rossa accanto al tricolore che subito interveniva il signor Prefetto a farla rimuovere. C’è un bellissimo saggio di un grande giurista, Massimo Severo Giannini, tutto contro le censure prefettizie ai comuni che negli anni Cinquanta si pronunciavano con mozioni e ordini del giorno contro la guerra nel mondo. Altri tempi. Non rimpiangeremo certo noi lo Stato autoritario e repressivo di allora, ma francamente viene spontanea la domanda:ma adesso che fine ha fatto lo Stato? Dopo la denuncia, e il clamore che giustamente ne è seguito, interviene il ministro Gelmini. Dovrebbe esserci una formale posizione dell' ufficio scolastico provinciale, ma ci si limita (come ormai è d'uso) a comunicati rassicuranti sui giornali, nei quali è precisato che il ministro non impone ma "consiglia" la rimozione dei simboli partitici. Il sindaco di Adro, leghista doc, dice però che lui lettere della ministra non ne ha ricevuto e che comunque obbedirà solo a Umberto Bossi, inteso (udite, udite) non come ministro ma come segretario della Lega. E Bossi (bontà sua) fa sapere che sì, forse il Comune leghista ha esagerato un po', e suggerisce la conservazione diun solo sole padano, che tanto - dice - la sua funzione la eserciterebbe lo stesso. Per la sua parte il ministro Maroni, che dal Viminale dovrebbe vigilare su tutta la materia, fa spallucce, dichiarando che la questione non merita tanta discussione. Insomma:avevamo le ronde padane (per la verità fallite miseramente dopo tanto chiasso perché i rondisti gratuiti non si trovano), avevamo la storia padana con Cavour e Garibaldi nella parte dei cattivi, avevamo la religione padana con tanto di dio Po e ampolle purificatrici: adesso abbiamo anche l'edilizia scolastica padana, con l'ossessivo impiego del colore verde pastello, le lavagne sponsorizzate, i simboli celtici sparsi anche nei cessi dei ragazzini. Roba che non se ne vedeva l'eguale dai tempi del fascismo. Benissimo, anzi malissimo. Solo una domanda: ma se dovranno rimuovere tutto, de-verdizzare la scuola, smantellare l'enorme simbolo leghista che sta sul tetto ecc. ecc., chi pagherà i lavori? In questo Stato che non esiste più, con prefetti che non fanno più i prefetti e ministri che si comportano comei gerarchi fascisti, esiste ancora il concetto di danno erariale? Se sì, attendiamo con curiosità di vedere quale Pantalone pagherà i conti della ripulitura della scuola di Adro