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Unità/Pisa: Mille firme per chiedere le assunzioni promesse

Non si ferma la catena di solidarietà intorno agli 89 stabilizzandi tecnico-amministrativi dell’ateneo che rischiano di perdere il posto

21/05/2010
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l'Unità

Gabriele Masiero

Mille firme raccolte in una settimana per chiedere al Rettore e agli organi di governo dell’Università di Pisa di procedere alle assunzioni degli 89 stabilizzandi tecnico-amministrativi in attesa del provvedimento dal luglio del 2009. L’appello dei precari ha incontrato subito grande partecipazione tra i colleghi e i pisani. In una lettera aperta affidata ai giornali e indirizzata ai colleghi, uno degli 89 tecnici in attesa di essere messi in regola dall’ateneo chiede solidarietà,ma anche partecipazione diretta alla mobilitazione perché in gioco non c’è solo il posto di lavoro dei precari, per i quali il contratto scadrà il 31 dicembre, ma la funzionalità stessa dei diversi dipartimenti universitari. «Ognuno di voi - si legge nella lettera - può ben capire cosa potrebbe accadere, anche per il vostro lavoro, se si perdessero altri 89 posti coperti da anni da persone che sono state formate e che apportano quotidianamente il proprio contributo nei dipartimenti, nelle facoltà, nei centri e negli uffici dell’amministrazione centrale. Non intendiamo lasciare che l’amministrazione calpesti il nostro diritto al lavoro e siamo procedendo per vie legali chiedendo giustizia ai tribunali, ma chiediamo anche la vostra solidarietà per ogni azione che faremo affinché l’Ateneo rispetti l’accordo e ci assuma tutti entro la fine del 2010». L’Università di Pisa aveva sottoscritto con gli89 stabilizzandi un accordo di conciliazione alla Direzione provinciale del Lavoro di Pisa che prevedeva l’assunzione di tutti i tecnici amministrativi inseriti nelle graduatorie di stabilizzazione. Le assunzioni erano state programmate in tre diversi scaglioni: 30 al 31/12/2009, 31 al 30 giugno 2010 e 30 al 31/12/2010. Finora l’ateneo ha assunto lo scorso31 dicembre solo due persone. Questo immobilismo preoccupa molto gli 89 precari: «Mancano - spiegano - sei mesi alla scadenza dell’accordo che coincide con l’ultimo momento utile per procedere alla stabilizzazione: decorso il 2010, infatti, le graduatorie decadranno e non ci sarà più possibilità di assumere». Infine, l’accusa all’Università che «dopo aver utilizzato per anni lavoro precario, non solo non procede alle assunzioni ma non rispetta neppure gli accordi legalmente assunti di fronte a organismi pubblici preposti istituzionalmente alla tutela del lavoro».