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Unità: Prof «cacciati» dalla scuola Storie del tempo presente

numeri del governoparlano chiaro: 42mila professori da settembre non ci saranno più Le conseguenze pratichedella Finanziaria arrivano. La lettera che pubblichiamo lo dice

27/02/2009
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l'Unità

VIRGINIA LORI

Uno scenario nient’affatto isolato quello raccontato nella lettera che pubblichiamo qui a fianco. È l’Italia della recessione, della cultura, della formazione e quindi del futuro dei nsotri figli diventata contabilmente merce di taglio. E così non si dice se un professore serve, ma si parte dal mazzo e si decide che le carte sono troppe e si devono buttare via. La partita scolastica, così, si continuerà a giocare, ma come meglio si può, anche se il governo, il ministro Gelmini vogliono far credere che andrà sempre meglio.

I costi futuri

Non è così, non sarà così. Il costo futuro si vedrà quando si raccoglieranno le macerie di questa scelta dissennata, di trasformare la scuola snaturandone il senso e disprezzando i suoi attori.

I costi presenti, eccoli. Famiglie gettate nell’emergenza di chi sta vivendo un travaglio personale, professionale, anche infine familiare. Su quali soldi far conto dal prossimo anno scolastico? A cosa è servito studiare, specializzarsi, credere, anche, che per uno stipendio spesso inferiore a quello di un metalmeccanico valesse la pena?

E finire poi con il pensare che l’ancora di salvezza a 46 anni può essere ricominciare inquadrato come personale Ata, bidello? Quante storie di riconversione di mezza età dovremmo raccontare ancora in questo tunnel recessivo senza fine e senza storia, in cui chi ha in mano il potere spesso peggiora il quadro esistente come accade in Italia?

La scuola paga per prima, colpe proprie, riforme dette e contraddette, l’essere comunque sempre la Cenerentola della cosa pubblica, spesso anche per il centrosinistra. Lettere dal vostro disagio, professori, inviatele all’Unità per rendere pubblico un avvilimento rinchiuso per ora nelle quattro mura di casa.

Un problema non solo vostro, certo. Il problema di una scuola depressa è di tutti.

Gli effetti della riforma Gelmini cominciamo a fare vittime. La lettera che pubblichiamo qui a fianco non è che la prima testimonianza. Ecco gli effetti della recessione e dei tagli indiscriminati.