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Unità: Protesta e risposta

Ai genitori che a Bologna protestano per il «tempo pieno» tolto ai loro figli è direttamente Romano Prodi ad annunciare l’impegno del governo

01/04/2007
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l'Unità

di Massimo Franchi

PROTESTA E RISPOSTA Ai genitori che a Bologna protestano per il «tempo pieno» tolto ai loro figli è direttamente Romano Prodi ad annunciare l’impegno del governo. Un impegno suddiviso in varie tappe che combatterà l’emergenza riportando il tempo pieno dove c’era fino a quest’anno e lo amplierà in futuro. Mille insegnanti in più per l’anno prossimo con una circolare del ministero della Pubblica Istruzione e un disegno di legge per allargarlo nel futuro. Ad annunciare le due novità è il presidente del Consiglio incontrando, a San Lazzaro di Savena alle porte di Bologna, una delegazione di una settantina tra insegnanti, genitori e bambini di un sit-in davanti alla mediateca del piccolo comune inaugurata dal premier. «Stiamo per presentare un disegno di legge intitolato «Norme urgenti in materia di istruzione» - ha spiegato Prodi - che avrà la precedenza nel cammino legislativo per il ripristino della norma abrogata dalla Moratti sul tempo pieno come modello educativo». Aggiungendo poi che ci saranno «mille docenti in più per il tempo pieno e nella scuola dell’infanzia. Ritengo che la lunga presenza a scuola, oltre che un fatto di qualità - ha continuato - sia un’occasione in più che deve essere data alle famiglie ma anche e soprattutto un modello educativo indispensabile per non rischiare di essere educati soltanto dalla tv babysitter. Abbiamo già cominciato a muoverci, ad esempio nelle scuole di Bologna e Modena ci sono 83 docenti in più».
Abrogato dalla Moratti che fece scendere da 40 a 26 l’orario obbligatorio, il tempo pieno quest’anno è stato ripristinato dal governo con una circolare che puntava «all’unitarietà dell’orario». Una circolare che scricchiola davanti ai tagli della Finanziaria. Il governo era già intervenuto stanziando fondi per 83 docenti in più in Emilia-Romagna e 200 in Lombardia. Ora altri mille che ingrosseranno il cosiddetto «organico di fatto». Le risorse per coprire il costo (25 milioni di euro) sono stati trovati attingendo al fondo di 220 milioni per la qualificazione delle scuole sul territorio. I nuovi docenti saranno divisi sul territorio dopo un’analisi delle varie situazioni sul territorio.
«L’impegno di Prodi è molto importante: conferma l’attenzione del premier verso la scuola e conclude un grande lavoro fatto in questi giorni - commenta il viceministro Mariangela Bastico -. Scuola dell’infanzia e tempo pieno sono il modo per colmare le disparità di partenza dei bambini ed è il modo migliore per combattere la dispersione scolastica». Nel disegno di legge che dovrà essere approvato entro l’estate invece si punterà ad estendere il tempo pieno. Ad oggi la sua applicazione in Italia è molto diversificata. Alla media del 26% si arriva sommando il 90% di Milano e il 3 di Palermo. A chi più tardi gli ha ricordato gli impegni presi dal suo governo ed elencati nel programma, il premier ha risposto: «Quello è il programma di governo, lì non c'è scritto che faccio i miracoli in sei mesi o dieci».