Unità: Questo liceo è poco scientifico
Proposte di riforma
E se ripartissimo dalla scuola e dalla scienza? E se ripartissimo dalla creazione di un “vero” liceo scientifico? È per rispondere a queste domande che il Gruppo di lavoro interministeriale per lo sviluppo della cultura scientifica e tecnologica, più noto come Comitato Berlinguer, dal nome dell’ex ministro del governo Prodi che lo presiede, ha organizzato il convegno «Per un nuovo liceo scientifico nel XXI secolo»? Non sono domande astratte: ma priorità politiche assolute. Alla prima domanda, per esempio, ha già risposto Barack Obama, che ha destinato 80 miliardi di dollari alla scuola e 21,5 alla ricerca scientifica, nel complesso 101,5 miliardi, che rappresentano il 12,9% del suo intero pacchetto anticrisi. La scelta ha un motivo molto semplice: per uscire dalla crisi gli Usa vogliono rafforzare la loro leadership nella società e nell’economia della conoscenza. Hanno bisogno quindi di più scienza e, ancor prima, di migliore educazione. Scelte analoghe sono state realizzate in tutto il mondo, dalla Svezia alla Cina. In Italia, invece, il governo Berlusconi in assoluta controtendenza taglia i fondi e persino gli orari alla scuola. E riduce il budget delle università e della ricerca.
La seconda domanda è conseguenza della prima. Il liceo scientifico ha un ruolo importante nel panorama della scuola media superiore italiana: è il più frequentato. Viene scelto, infatti, da uno studente su quattro. Nel 2010 si prevede che esisteranno 27 diversi curricoli (tra licei e istituti tecnici) per la scuola media superiore: il 25% dei ragazzi ne sceglierà uno, lo scientifico; il restante 75% si distribuirà sugli altri 26.
Ebbene, il liceo scientifico che è frequentato da un quarto dei ragazzi italiani non è abbastanza scientifico. È ancora di stampo gentiliano. La scienza è marginale: in pratica, è un classico senza il greco. C’è poca scienza in termini di orario. Ma, soprattutto, la scienza è insegnata con un approccio inadeguato. Un approccio che Luigi Berlinguer definisce gnoseologico e deduttivo. In pratica, gli studenti leggono molto i manuali ma entrano raramente in un laboratorio. Invece dovrebbero apprendere la scienza come metodo per scoprire il mondo. Non è una nostra invenzione. La gran parte della riflessione pedagogica in tutto il mondo ritiene che l’educazione scientifica debba essere “inquiry-based”, fondata sull’indagine sperimentale. L’idea non solo è stata fatta propria ma è considerata decisiva dall’Unione europea (si veda il recente rapporto «Educazione scientifica ora: una pedagogia rinnovata per il futuro dell’Europa» redatto della commissione Rocard).
Di qui la proposta del Comitato Berlinguer. Aumentiamo la quantità e la qualità della scienza nel liceo scientifico. Rendiamo opzionali alcuni insegnamenti, come il latino. Rendiamo davvero scientifico il nostro liceo. È un investimento per il futuro.