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Unità: Rapporto Bankitalia: due scuole: una al nord, una al sud

L'Italia della scuola viaggia a velocità diverse, con differenze notevoli nei risultati degli studenti tra regioni del Nord e del Sud, tra licei ed istituti tecnici, tra famiglie con uno status socio economico alto o basso.

10/06/2008
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l'Unità

L'Italia della scuola viaggia a velocità diverse, con differenze notevoli nei risultati degli studenti tra regioni del Nord e del Sud, tra licei ed istituti tecnici, tra famiglie con uno status socio economico alto o basso. Ma soprattutto la scuola italiana ha un sistema di valutazione che non segnala le lacune, che tende a livellare i voti degli studenti. È quanto segnala uno studio realizzato dalla Banca d'Italia: «I divari territoriali nella preparazione degli studenti: evidenze dalle indagini nazionali e internazionali».

La ricerca è partita dall'analisi delle più importanti indagini mondiali e nazionali, che rivelano «significativi divari tra le regioni italiane, con gli studenti meridionali al di sotto degli standard internazionali e di quelli delle regioni settentrionali, in tutte le materie oggetto di valutazione (comprensione del testo, matematica, scienze)». Divari che sono «ancora più ampi negli istituti tecnici e professionali, e crescono con l'avanzare del percorso scolastico».

«Al quadro emerso dalle rilevazioni esterne non corrisponde quello tracciato dai voti scolastici interni». Secondo lo studio, infatti, la correlazione tra valutazioni «esterne» e «interne» appare «molto debole, denunciando una scarsa capacità degli esami finali nel segnalare adeguatamente la reale preparazione degli studenti». Le ragioni potrebbero essere molteplici; la ricerca ipotizza che la «discrasia sia dovuta prevalentemente a fattori interni, riconducibili a distorsioni nei criteri di valutazione da parte degli insegnanti».

Altro elemento che emerge è l'influenza che le caratteristiche della famiglia di provenienza esercitano, con un forte impatto sui risultati scolastici, specialmente negli anni che precedono la scelta della scuola superiore. In particolare, una «parte significativa dei differenziali di conoscenze e competenze tra gli studenti del Nord e quelli del Sud è attribuibile agli studenti provenienti da famiglie svantaggiate».

Nel passaggio alla scuola superiore, l'effetto-famiglia risulta attenuato, una volta considerati il tipo di scuola frequentata e, soprattutto, le diverse caratteristiche della scuola frequentata, suggerendo che l'influenza dei genitori si esercita soprattutto nella scelta dell'istituto scolastico.