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Unità-Resistenza come Salò

Resistenza come Salò Rivolta contro la destra Domani al Senato il disegno di legge che equipara repubblichini e partigiani. Cofferati: "Atto grave" di Massimo Solani / Roma L'U...

10/01/2006
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l'Unità

Resistenza come Salò

Rivolta contro la destra
Domani al Senato il disegno di legge che equipara
repubblichini e partigiani. Cofferati: "Atto grave"

di Massimo Solani / Roma

L'ULTIMO ASSALTO alla memoria della Resistenza italiana inizia domani a Palazzo Madama e ha uno scopo ben preciso: cancellare ogni distinzione fra quanti combatterono il nazifascismo e i soldati della Repubblica Sociale. Ai secondi, infatti, il ddl 2244 che ha come primo firmatario l'onorevole Giovanni Collino di An punta ad estendere lo status di "militari belligeranti", equiparandoli a tutti gli effetti "a quanti prestarono servizio nei diversi eserciti dei Paesi tra loro in conflitto durante la seconda guerra mondiale".
Un progetto che la destra di governo punta adesso a portare a termine a poche settimane dallo scioglimento delle Camere, dopo che una simile manovra era già stata respinta nei mesi scorsi dalla mobilitazione dell'opposizione e delle associazioni dei partigiani. Ossia da coloro che in queste ore hanno promesso di nuovo battaglia sul testo che da domani verrà esaminato al Senato. "Mi batterò con ogni mezzo in aula affinché il disegno di legge non venga approvato - ha spiegato la senatrice diessina Daria Bonfietti in una lettera inviata al presidente dell'Anpi di Bologna William Michelini - Mi sono sempre battuta in Senato per contrastare questo proposito che ritengo vergognoso, nonostante i tentativi di minimizzarne la portata. La legge del centrodestra non è, come vogliono far credere, un "riconoscimento di natura meramente formale"; in realtà tende a scardinare la verità storica e offende la memoria di chi scelse di mettere in gioco la vita per difendere l'onore, la dignità e la libertà dell'Italia". "La decisione della maggioranza di riproporre in Parlamento un testo per equiparare i combattenti della Repubblica sociale italiana ai partigiani è un atto grave e insensato - ha fatto eco il sindaco di Bologna Sergio Cofferati - È un atto che deve essere contrastato sul piano della politica, con iniziative promosse da tutti coloro che hanno a cuore il rispetto della storia".
Quella della maggioranza, ha poi attaccato il presidente dei senatori della Rifondazione Comunista "non è soltanto una vergogna ed una offesa sia alla Costituzione che a chi ha combattuto in nome della Resistenza e delle azioni partigiane per un'Italia antifascista, ma è anche un attacco generale all'Italia repubblicana nata proprio sulle ceneri della Resistenza e fondata sui valori costituzionali del 1948".