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unità-Rifkin:il sogno americano sta affondando nei debiti

di Enrico Fierro / Roma SBILANCIAMOCI "Bush e la Casa Bianca stanno nascondendo la verità al mondo e agli americani: la tragedia di New Orleans non è la conseguenza di un uragano. No: que...

03/09/2005
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l'Unità

di Enrico Fierro / Roma

SBILANCIAMOCI "Bush e la Casa Bianca stanno nascondendo la verità al mondo e agli americani: la tragedia di New Orleans non è la conseguenza di un uragano. No: quello che è accaduto, è la conseguenza
del surriscaldamento del pianeta . La comunità scientifica lo aveva previsto, ma Bush vuole soffocare il dibattito, nascondere la realtà: negli Usa il 52% delle auto emettono gas che uccidono". Jeremy Rifkin non fa sconti al governo del suo Paese: "Quello che sta succedendo è il frutto delle politiche neoliberiste. Dopo New Orleans negli Usa si aprirà un dibattito feroce sulla sostenibilità ambientale".
Roma, quartiere Corviale, alla Terza edizione del forum annuale di Sbilanciamoci (una sigla che raccoglie varie associazioni e che si occupa di economia alternativa e di sviluppo sostenibile) va in scena l'anticernobbio. Si parla di economia diversa. Il professore americano è l'ospite di riguardo, insieme a Vittorio Agnoletto e Susan George, parla di "Un'Europa sociale per un'economia di giustizia". E stupisce tutti. Non sale sul palco. Si toglie la giacca. Chiede ai fotografi con gentile fermezza di spegnere i flash e parla.
"Del sogno americano che si sta frantumando", e di un altro sogno, quello europeo che invece ha radici forti, tanto da poter rappresentare un modello. Parole che non piacciono ad Agnoletto che ascolta perplesso. Il professore americano, presidente della "Foundation of economics trends", è netto nei giudizi. L'"americandream" fondato sul lavoro, sulla ricerca del successo individuale a tutti i costi e sul profitto "è fallito". Il modello economico imposto agli Usa dai neocons è in crisi profonda. "Sono state date carte di credito a tutti per uscire dall'ultima recessione. Gli americani sono indebitati. Se nel 1990 il risparmio delle famiglie americane era all'8%, questo mese la percentuale è pari a zero. Nel 2005 saranno più gli americani che dovranno dichiarare fallimento, che gli americani che usciranno dalle università". Altro che superiorità economica degli Usa. "Nel 2003 l'Unione europea ha avuto un pil superiore a quello statunitense. I 25 paesi della Ue superano gli Usa nell'export. L'unione europea rappresenta il più grande mercato commerciale del mondo. Più della Cina, più dei paesi asiatici. Qui operano 61 della 137 società più importanti a livello mondiale". L'Europa, quindi, e il fallimento della ideologia neoliberista "Non c'è alcuna correlazione positiva tra fine dello stato sociale e ripresa economica". Il professore elenca, dati e cifre a memoria, gli indici di benessere (istruzione, salute, mortalità infantile, povertà) per dimostrare che "la società europea, dove si investe il 26% del pil nella spesa sociale, è migliore di quella americana, dove solo l'11% del pil viene speso in sanità, istruzione, cultura". "Voi europei - dice rivolgendosi ad una sala attenta - avete la gallina dalle uova d'oro e avete il cibo per nutrirla: il danaro non speso. Noi siamo coperti di debiti, voi no. Siete l'unica regione al mondo in queste condizioni". Il sogno europeo, quindi, può vincere. Agnoletto - che nel suo intervento ha tratteggiato i caratteri del "neocolonialismo europeo" - non è d'accordo: "Rifkin guarda indietro, non avanti. Non si accorge che l'Europa non rappresenta una alternativa alle politiche economiche Usa". Susan George gli viene in soccorso ricordando come la Costituzione europea ("250 pagine, 800 di allegati, un testo incomprensibile") contenga "per ben 78 volte la parola mercato". Ma il professore va avanti per la sua strada "L'Europa può essere l'unico posto la mondo dove potrebbe nascere uno spazio transnazionale capace di creare una coscienza globale".