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Unità-Roma-Emergenza aule nelle scuole più prestigiose

Licei scientifici boom di iscrizioni Emergenza aule nelle scuole più prestigiose mentre si svuotano gli istituti tecnici di Alessandra Rubenni / Valanghe di domande d'iscrizione, po...

31/08/2005
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l'Unità

Licei scientifici
boom di iscrizioni

Emergenza aule nelle scuole più prestigiose
mentre si svuotano gli istituti tecnici

di Alessandra Rubenni /

Valanghe di domande d'iscrizione, poche aule nei licei, ed ecco che il problema si riversa sugli enti locali, a cui i presidi chiedono nuovi spazi. "È uno degli effetti scaturiti dalla riforma Moratti", commenta Luciano Lioi, della Flc-Cgil di Roma e Lazio.
Il fenomeno ormai è conosciuto: nel quadro d'incertezza aperto dalla riforma, gli studenti si orientano verso le scuole che si pensa possano offrire maggiori prospettive, soprattutto per l'accesso all'università. Il ciclo di quattro anni negli istituti tecnici infatti lo consente soltanto se si completano gli studi con un anno aggiuntivo.
Tra gli istituti dove sono arrivate raffiche di domande, lo scientifico Avogadro ai Parioli, il Righi al Pinciano, il Cannizzaro all'Eur. Tra i licei classici, il Tasso, il Mamiani, il Visconti. Ma i posti tra i banchi non sono sufficienti e anche quest'anno sono centinaia le richieste che gli istituti sono costretti a rifiutare. Il picco lo raggiunge l'Avogadro, dove sono arrivate quasi 200 iscrizioni in più rispetto a quelle che l'istituto è in grado di accettare. Quattrocentoventi i ragazzi che avrebbero voluto entrare nelle prime classi, a fronte dei 225 posti programmati. Prendendoli tutti, ci sarebbero state 17 classi in più. Quest'anno, invece, si aprirà solo con una nuova classe in più, per un totale di 1.100 studenti nell'intero istituto. "Vista la situazione, si è posto il problema di quali studenti accettare e per questo abbiamo fissato dei criteri di selezione che privilegiano il bacino d'utenza del territorio, per ragioni di servizio pubblico", spiega il preside dell'Avogadro, Giuliano Ligabue. Anche questo, però, non basta e allora la scuola contatta altri licei per indicare delle alternative a chi è rimasto fuori. Infine c'è la lista d'attesa, dal momento che le iscrizioni si aprono a gennaio e sino a settembre c'è sempre la possibilità che si liberi un posto. In questo momento, in coda sono rimasti 9 ragazzi che vorrebbero infilarsi nelle classi che rientrano nel piano nazionale d'informatica e 36 che invece vorrebbero accedere ai corsi tradizionali. Alle difficoltà si aggiungono poi le minacce di denuncia da parte di alcuni genitori. "Dicono che non possiamo rifiutare le iscrizioni - racconta il preside Ligabue - perché si tratta di scuola dell'obbligo, ma non è più così, da quando è stato cancellato questo concetto, insieme alla legge Berlinguer". Stessi problemi al Liceo Righi, dove quest'anno sono state respinte 70 domande, nonostante l'avvio di una nuova prima. L'anno scorso gli studenti dirottati altrove erano stati un'ottantina. Analoga la situazione del Tasso, dove però quest'anno ci sarà qualche aula in più. E finalmente potrebbe essere vicina la soluzione per lo scientifico Plinio Seniore, in via Montebello, che finora è rimasto in emergenza per mancanza di spazi, non potendo utilizzare le aule vuote della scuola elementare con cui confina. Sarà una delle novità che dovrebbero arrivare insieme al nuovo piano di riorganizzazione a cui la Provincia ha lavorato per tutta l'estate.