Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » uNITà-rOMA-Precari della scuola in fila per le supplenze

uNITà-rOMA-Precari della scuola in fila per le supplenze

Precari della scuola in fila per le supplenze Le cattedre saranno assegnate entro fine mese. La Cgil: quest'anno l'iter è più veloce ma calpesta i diritti dei docenti "Dal '96 lo S...

23/08/2005
Decrease text size Increase text size
l'Unità

Precari della scuola in fila per le supplenze

Le cattedre saranno assegnate entro fine mese. La Cgil: quest'anno l'iter è più veloce ma calpesta i diritti dei docenti

"Dal '96 lo Stato mi assume e mi licenzia ogni anno. Che senso ha? Si parla tanto di trovare una soluzione alla flessibilità e intanto le cattedre immesse in ruolo sono molto inferiori a quelle effettivamente disponibili, che si continuano a coprire con le supplenze", si sfoga Maria Grazia Trillò, architetto, da 9 anni al chiodo dei contratti annuali. In via Pianciani, molti degli insegnanti che come lei aspettano le liste del Csa, il Centro servizi amministrativi - l'ex Provveditorato agli Studi - hanno i capelli bianchi. Precari da quindici, anche vent'anni, costretti a prendere quel che capita, la supplenza a Civitavecchia o a Subiaco. Gente che, nella spola tra casa e scuola, si fa 140 chilometri al giorno, e per cui l'immissione in ruolo, la cattedra a tempo indeterminato, è ancora un sogno lontano. "Io insegno materie artistiche dall''84. È un decennio che nella mia materia non si fanno immissioni in ruolo: per quei posti si utilizzano docenti di discipline diverse, che altrove sono in esubero o che chiedono il trasferimento", protesta Marco Camilletti. Quest'anno le cattedre da assegnare sono circa 4.600, a cui si aggiungono 800 spezzoni, ovvero incarichi che prevedono meno di 15 ore settimanali. Per quanto riguarda le cattedre, 2.126 sono nella scuola primaria, dove saranno occupati 797 insegnanti di sostegno e altri 214, tra lingua inglese e spezzoni. I contratti dovrebbero partire dal 4 settembre, per non far cominciare l'anno con i classici buchi d'organico. Ma sui 18.550 precari di Roma e provincia, saranno oltre 13mila quelli che resteranno a spasso. Il problema però non è solo questo. "Quest'anno c'è stata un'accelerazione nelle assegnazioni e per un verso è un fatto positivo. Ma è gravissimo che non sono siano state rispettate le procedure. Gli spezzoni che prevedono meno di 6 ore settimanali - denuncia Stefano De Caro, segretario della Cgil Scuola Lazio - non sono stati inseriti tra le supplenze annuali che vengono assegnate dal Csa, ma sono stati consegnati ai presìdi degli istituti. Questo tra l'altro implica che i contratti non saranno annuali, fino ad agosto, ma termineranno a giugno: si sacrificano dei diritti e si arreca un danno ai precari". Una decisione, quella presa dall'Ufficio Scolastico, che potrebbe essere impugnata dai sindacati, mentre tra gli insegnanti aleggiano i soliti dubbi. "In passato i presidi assegnavano gli spezzoni a insegnati di ruolo che avevano bisogno di lavorare di più, anziché ai precari. Qualcuno lo farà ancora", teme Alessandro.Alessandra Rubenni