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Unità-Roma-Scuola: la lunga odissea degli insegnanti precari

Scuola: la lunga odissea degli insegnanti precari "A 35 anni non si può vivere di sole supplenze" Centinaia di insegnati si sono riversati a Roma prima dell'apertura della sede dell'ufficio...

24/08/2004
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l'Unità

Scuola: la lunga odissea degli insegnanti precari

"A 35 anni non si può vivere di sole supplenze"

Centinaia di insegnati si sono riversati a Roma prima dell'apertura della sede dell'ufficio scolastico regionale per il Lazio di via Pianciani per conoscere l'assegnazione delle 160 cattedre nella scuola d'infanzia e quella primaria e 40 posti per il personale di sostegno. Tutti si sono messi in fila ben prima delle 8 e 30 e i primi a essere chiamati hanno dovuto aspettare un'ora. Negli istituti Isacco Newton e Galileo Galilei c'è stato invece l'appello per i docenti delle medie inferiori e superiori e quelli di sostegno delle scuole secondarie. Disagio, caos e tanta apprensione tra gli insegnati, stremati dal caldo e dal ritardo, che dovranno attendere fino a domani mattina per l'assegnazione dell'ultima sessantina di posti. "È da questa mattina alle 7.00 che sono qui - ha detto Orietta, di Chieti - e in tutta la mattinata sono stati assegnati soltanto i quaranta posti per gli insegnanti di sostegno. Ho vinto il concorso dieci anni fa, nel 1994, e da allora sono in attesa di questa assunzione. A 35 anni non si può mandare avanti una famiglia di sole supplenze". "Finalmente, dopo quattro anni di stasi, la situazione sembra essersi sbloccata - ha detto Rita, di Napoli - ma è importante che non finisca qui e continuino ad assumere perchè la scuola ha bisogno di insegnanti, ridurne il numero o fare classi di 28-30 alunni comporta un minor rendimento da parte del docente e quindi un servizio meno efficiente per gli studenti". "Sono arrivata a Roma questa mattina alle 6.30 - ha detto Giovanna - perchè abito in Calabria, e spero che entro oggi riescano ad assegnare i posti altrimenti dovrò fermarmi qui un giorno in più". A far fronte al caldo e all'attesa anche una giovane madre all'ottavo mese di gravidanza in compagnia del marito. "Sono quattro anni che aspetto questo momento, l'anno in cui ho vinto il concorso - ha detto Barbara, di Roma - e per questo evento tanto atteso non potevo non essere qui con la famiglia al completo".
Secondo la Flc-Cgil gli insegnanti oggi si sono trovati in una situazione di caos. "I ritardi accumulati e una gestione improvvisata hanno determinato caos ed elementi di illegittimità nelle procedure adottate nelle graduatorie e nei posti disponibili", ha spiegato il sindacato. Inoltre la Flc-Cgil ha detto che "le operazioni sono condizionate da una mancata verifica dei ricorsi ed una pubblicazione imperfetta delle graduatorie permanenti definitive della terza fascia, dalle quali non sono stati tolti gli aspiranti che precedentemente hanno rinunciato alla nomina".