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Unità-San Valentino contro la Moratti: "Innamorati della scuola"

San Valentino contro la Moratti: "Innamorati della scuola" di Luigina Venturelli Sabato, nel giorno di San Valentino, a Milano si celebrerà la festa degli innamorati della scuola pubblica: una m...

13/02/2004
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l'Unità

San Valentino contro la Moratti: "Innamorati della scuola"
di Luigina Venturelli

Sabato, nel giorno di San Valentino, a Milano si celebrerà la festa degli innamorati della scuola pubblica: una manifestazione di protesta nei confronti della riforma Moratti che si preannuncia colorata, chiassosa e numerosa.

Sondaggi di questura

I due cortei che alle tre del pomeriggio partiranno da Porta Venezia e da Porta Ticinese confluiranno, infatti, in piazza Duomo: la stessa Questura, di solito stretta di manica quando si tratta di conteggiare i partecipanti a raduni di piazza, ha stimato insufficienti gli spazi di piazza della Scala per contenere le decine di migliaia di persone che arriveranno da tutta la provincia. Insegnanti, genitori ed anche bambini, a dispetto della proposta presentata da Forza Italia di vietare ai minori di 11 anni la presenza ad ogni manifestazione politica. "Probabilmente quel provvedimento - commenta Gianni Gandola, preside dell'istituto elementare di via Mugello e Mezzofanti - sortirà l'effetto opposto. Si fa del proibizionismo, ma la responsabilità educativa dei minori ricade esclusivamente sui loro genitori".

Perchè la presenza dei bambini sia accompagnata da un'atmosfera allegra adeguata alle circostanze, in corteo ci saranno anche bande musicali e gli alunni della Piccola Scuola di Circo, che il sindaco Albertini ha deciso di far chiudere per fare posto ad un parcheggio. E come in ogni 14 febbraio che si rispetti, non mancheranno nemmeno i bigliettini d'affetto con scritto "Io amo la scuola pubblica", che tutti i partecipanti potranno personalizzare per poi attaccarli lungo tutto il percorso del corteo.

Occupiamo!

I preparativi per la giornata avranno il loro culmine venerdì, quando gran parte degli istituti elementari parteciperanno all'occupazione simbolica delle scuole organizzata dai vari comitati spontanei dei genitori sorti in ogni circolo didattico. Roberto Attanasio, presidente del consiglio di zona di piazza Cinque Giornate, racconta le modalità di una protesta che non ostacolerà in alcun modo lo svolgersi delle lezioni: "Alle 16:30 andremo a prendere i nostri figli all'uscita da scuola, come ogni giorno, ma invece di tornare a casa faremo con loro un rumoroso giro dell'isolato cercando di farci notare dai passanti, per sensibilizzare più gente possibile al problema costituito dalla riforma. Poi rientreremo nell'edificio, dove ci saranno messi a disposizione alcuni locali: qualcuno preparerà la merenda per i bambini, qualcuno si occuperà dei cartelli e degli striscioni da portare il giorno dopo in manifestazione, qualcun altro informerà sui dettagli della nuova legge i genitori che ancora non ne sono al corrente". Ogni istituto caratterizzerà l'occupazione in modo diverso. Alle scuole del parco Trotter si troveranno gazebo tappezzati di materiale informativo, presidiati da genitori incaricati di distribuire volantini. In quelle di via Cesari, Passerini e Cassinis si organizzeranno giochi e balli, mentre i più grandi coloreranno panni da portare i corteo e poi da appendere alle finestre di casa. Un'idea che hanno avuto anche i genitori degli alunni di Bra e Alba, impegnati nella produzione di centinaia di bandiere gialle con la scritta in nero: "Non uccidete la scuola pubblica". La voglia di fare e l'inventiva non mancano di certo. Le motivazioni nemmeno.


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