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Unità: Scienza, tecnologia e computer, le ultime cenerentole di scuola

RICERCA OCSE

24/04/2008
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l'Unità

Lo ha affermato anche Luciano Maiani, fisico teorico e neo presidente del Cnr: per imparare la scienza si deve sperimentare, «bisogna imparare a manovrare anche la matematica». Invece nella nostra scuola sembra avere il predominio la cosiddetta «lezione frontale», ovvero l’insegnante spiega e gli alunni ascoltano, senza possibilità di mettere mano a nulla.
Purtroppo, però questo approccio non ha dato buoni risultati: nelle indagini Ocse i ragazzi italiani si trovano agli ultimi posti per quello che riguarda le conoscenze scientifiche, con tutto quello che consegue sul piano della nostra competitività economica. Il gruppo di lavoro interministeriale per lo sviluppo della cultura scientifica e tecnologica, presieduto da Luigi Berlinguer, ha raggiunto quindi un convincimento: l’apprendimento scientifico è da realizzare nelle scuole con una sintesi tra teoria e sperimentazione. Per fare questo, però, bisogna sapere esattamente da dove partiamo. Così, assieme al Ministero della pubblica istruzione, il gruppo ha avviato l’anno scorso un censimento su laboratori e spazi attrezzati per l’insegnamento delle scienze. Sembra strano, ma fino ad oggi non si sapeva quali scuole possedessero un laboratorio e quali lo utilizzassero.
I risultati dell’indagine sono stati presentati ieri al Cnr di Roma. Circa 11mila direttori di istituto sono stati interpellati per sapere se avevano spazi adibiti a laboratori e inoltre un’indagine più approfondita è stata compiuta su un campione di 1400 scuole dando la parola agli insegnanti. Quella che emerge è una situazione articolata. «Non siamo nel deserto - ha commentato Berlinguer - un certo numero di scuole ha spazi attrezzati». Ad esempio, il 63% delle scuole medie ha un laboratorio. La percentuale arriva all’80% nel caso delle scuole superiori. Alle elementari invece sono solo il 27%. Ma le cose si complicano quando si tratta di capire che dotazione hanno quegli spazi e quanto vengono utilizzati. Naturalmente la situazione varia a seconda della regione analizzata e del tipo di scuola, ma nel complesso si può dire che i laboratori vengono usati poco. Scopriamo ad esempio che i laboratori nelle scuole medie sono accessibili solo nel 38% dei casi e che hanno una attrezzatura scarsa nell’80% dei casi.
c.p.