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Unità: Scuola, arriva il primo ok alla nuova maturità

Sì del Senato: commissioni d’esame «miste», torna lo scrutinio d’ammissione, stop ai «diplomifici»

17/11/2006
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l'Unità

di Nedo Canetti / Roma

Disco verde del Senato alla riforma degli esami di maturità. Il ddl passa ora all'esame della Camera. Il testo approvato con i voti della maggioranza (la Cdl ha condotto una dura battaglia di opposizione, in difesa delle vecchie norme della Moratti) prevede una riforma complessiva dell'esame di Stato con l'istituzione di commissioni miste per metà composte da membri interni e per metà da esterni agli istituti e un presidente ogni due classi. Per accedere agli esami sarà necessaria l'ammissione, dopo lo scrutinio finale (lo scrutinio è un ritorno) nonché il saldo degli eventuali debiti formativi,accumulati negli anni precedenti. Tra i punti qualificanti, la norma sui cosiddetti «ottisti», gli studenti, cioè, ai quali, per merito, viene abbonato l'ultimo anno di corso. Potranno accedere alle prove tutti gli alunni delle scuole statali, paritarie, pareggiate o legalmente riconosciute che abbiano conseguito nel penultimo corso la media dell'otto, seguendo un regolare corso di studi, ma che, nel secondo e terzo anno di media superiore, abbiano avuto almeno la media del 7, senza ripetere. Viene finalmente messo freno ai cosiddetti «diplomifici» (i candidati esterni - segnala Andrea Ranieri, Ulivo - sono passati da 217 del 1998 a 19.040 del 2004, dallo 0,4% al 29,1%). Infatti potranno essere annessi gli alunni delle scuole pareggiate o legalmente costituite, solo se provenienti da istituti in cui funzionino interi corsi di studio. Niente esami fuori dal comune di residenza (o provincia o regione), senza precisa autorizzazione dell'Ufficio scolastico regionale di provenienza. Premi di eccellenza agli studenti, con incentivi di natura economica (5 milioni di euro lo stanziamento); percorsi di orientamento nell'ultimo anno di studi, anche con la partecipazione di docenti universitari, per permettere agli studenti di scegliere, con più consapevolezza, il corso di laurea idoneo. «Ridare serietà all'esame di maturità - ha sottolineato Ranieri nell'annunciare il sì dell'Ulivo - significa anche ridargli valore». Soddisfazione del ministro Fioroni: presentatore del ddl. «Per ora - ha aggiunto - la prova di maturità l'hanno data e superata brillantemente i senatori: viene restituita serietà ad una prova che rappresenta per tutti i ragazzi un appuntamento determinante per il loro futuro».


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