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Unità-Scuola di via Quaranta, la Lega accusa "Il ministro Pisanu difende i manifestanti"

Scuola di via Quaranta, la Lega accusa "Il ministro Pisanu difende i manifestanti" di Giuseppe Caruso/ Milano SCUOLA È scontro Pisanu-Lega sul caso dell'istituto islamico di via Quar...

22/09/2005
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l'Unità

Scuola di via Quaranta, la Lega accusa
"Il ministro Pisanu difende i manifestanti"

di Giuseppe Caruso/ Milano

SCUOLA È scontro Pisanu-Lega sul caso dell'istituto islamico di via Quaranta. La protesta dei genitori musulmani, che continuano a stazionare sul marciapiede davanti alla scuola, è andata avanti, nonostante
il cordoglio per la morte del piccolo Samir, il ragazzino di 11 anni che martedì, al termine della lezione all'aperto, era stato investito da una macchina mentre tornava a casa. Con tono calmo e dimesso la questione ha raggiunto anche i massimi vertici istituzionali. L'Ucoii, infatti, si è rivolta, in una lettera, direttamente al presidente Ciampi esprimendo il disagio delle comunità islamiche e facendo chiaro riferimento alla vicenda della scuola del Fajr.
Ad accendere le polveri, tuttavia, ci ha pensato il ministro dell'Interno che, rispondendo al question time alla camera, ha spiegato come martedì mattina "nel corso della protesta davanti alla scuola islamica, alcuni genitori hanno segnalato alle forze dell'ordine due presunti giornalisti (di Telepadania, ndr), additandoli come provocatori. I due giovani, senza esibire il tesserino dell'Ordine, chiedevano insistentemente alla polizia di identificare una donna che indossava un chador nero. Si è creata una certa tensione anche perché i genitori accusavano i due teleoperatori di voler riprendere una donna che allattava il proprio figlio. Dopo aver riportato la calma gli agenti hanno allontanato i due identificandoli come Lorenzo Emilio Busi ed Eugenio Zoffilli. Quest'ultimo ha precedenti per lesioni personali ed è assoggettato al divieto d'accesso agli impianti sportivi". La risposta dell'emittente televisiva non si è fatta aspettare ed è arrivata attraverso le parole del direttore Max Ferrari: "Il ministro Pisanu, in merito alla questione di via Quaranta, ha proferito una serie sconcertante di inesattezze e non si è preoccupato di condannare l'aggressione fisica subita dai due collaboratori di Telepadania ad opera di uno dei manifestanti islamici, così come non ha stigmatizzato il comportamento di quei pubblici ufficiali che si sono rifiutati di identificare una donna dal volto travisato da un velo integrale, dopo che con i due c'era stato un diverbio".
Anche la Lega ha voluto rispondere al ministro dell'Interno con una nota in cui si esprime "dispiacere nell'osservare che il garante della sicurezza del Paese, condanni pubblicamente onesti lavoratori dell'informazione che stavano solo facendo il loro mestiere di cronisti e, nel contempo, di cittadini che chiedono solo il rispetto delle leggi. La condanna dei giornalisti della nostra tv e, contemporaneamente, la comprensione verso i protestanti di via Quaranta a Milano è il solito buonismo peloso di cui gli italiani - testuale - ne hanno piene le scatole".
Pisanu nelle risposte al question time ha spiegato anche come "la scuola di via Quaranta era fuori legge e fuori dalla legge non c'è alcuno spazio di trattativa".