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Unità-Scuola, febbraio di proteste

Scuola, febbraio di proteste 3ROMA Se il nuovo anno si è aperto all'insegna delle contestazioni di piazza anti-Moratti, a febbraio la protesta non accenna a placare i suoi toni. Per il mondo della s...

04/02/2004
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l'Unità

Scuola, febbraio di proteste
3ROMA Se il nuovo anno si è aperto all'insegna delle contestazioni di piazza anti-Moratti, a febbraio la protesta non accenna a placare i suoi toni. Per il mondo della scuola si preannuncia un'altro mese caldo dove le mobilitazioni vengono indette a pioggia come fossero coriandoli. E a chi pensa che sia uno scherzo non resta che aspettare. Resa attuativa (nella sua prima parte) la legge 53, con il licenziamento del decreto legislativo in Consiglio dei Ministri il 23 gennaio scorso, i sindacati confederali della scuola di Cgil Cisl e Uil hanno già annunciato per il 28 febbraio una manifestazione nazionale ribadendo - a chi non lo avesse ancora capito - i capisaldi della pubblica istruzione. Nel frattempo, messa al bando l'idea di restare con le mani in mano a guardare il precipitare degli eventi, è stato inoltrato l'invito a tutti i cittadini di tappezzare, in contemporanea, sia balconi delle case che le finestre degli edifici scolastici con la bandiera Riforma Moratti Bocciata. Un primo segno quando, da diertro l'angolo, sono giorni che sta facendo capolino anche un'anticipatario sciopero generale. Ma il ministro, buon comunicatore benché incurante del vociare fragoroso del paese, continua a cavalcare l'onda con le sue controriforme che risuonano ridondanti (per la seconda volta in una settimana) sui teleschermi televisivi. Infatti, questa sera, "la ministra" sarà ospite su Italia 1 all'Alieno dove potrà magnificare, a puntino, le contestate ricette del neonato primo ciclo. In mattinata, però, i componenti dei gruppi parlamentari d'opposizione si incontreranno - nella Sala della Sacrestia della Camera - con i delegati delle associazioni e dei coordinamenti, nonché con quelli delle organizzazioni sindacali e professionali per cercare una saldaturatra tra il mondo dei movimenti e quello dei partiti, entrambi determinati a impedire l'affossamento del tempo pieno e del tempo prolungato nella scuola dell'obbligo. Giovedì invece si salirà sul ring per un incontro faccia a faccia tra i segretari generali dei sindacati confederali della scuola e la temeraria signora Letizia: il ministro osteggiato dai piccoli studenti e dai grandi delle università. Si, perché la battaglia si disputa su più fronti e quest'oggi, nell'ambito dell'assemblea nazionale dei Ds alla quale interverranno il segretario generale Piero Fassino e il responsabile scuola Andrea Ranieri, si discuterà su Università.

Chiara Martelli


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