Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unità: Scuola, i precari di Formigoni avranno lo stipendio, gli altri no

Unità: Scuola, i precari di Formigoni avranno lo stipendio, gli altri no

A casa, senza lavoro, ci resteranno in 25mila. Venticinquemila precari espulsi dalla scuola, grazie alla gestione Gelmini-Tremonti

08/09/2009
Decrease text size Increase text size
l'Unità

di ma.ge.

A casa, senza lavoro, ci resteranno in 25mila. Venticinquemila precari espulsi dalla scuola, grazie alla gestione Gelmini-Tremonti.
Che si tratti di una vera e propria valanga di disoccupati comincia ad essere chiaro anche al Pdl. E almeno al Nord Formigoni tenta di correre ai ripari. Con un accordo speciale, firmato oggi dalla Regione Lombardia e dal Minsitero di Maristella Gelmini che lancia una ciambella a circa 1500-2000 precari perdenti posto di lavoro.
Almeno loro, dovrebbero continuare a ricevere lo stipendio. Lo scorso anno hanno avuto un contratto annuale, per insegnare. Quest'anno, come gli altri 23mila, si sono ritrovati senza nulla. E, nonostante le proteste, nemmeno loro riotterranno il loro posto di lavoro. “Verranno impiegati in progetti relativi all'accompagnamento, orientamento, reinserimento e sostegno”, spiega l'accordo stretto dal presidente della Regione con la ministra di Berlusconi. E il lavoro svolto oltre ad assicurargli il 100% dello stipendio consentirà loro anche di ottenere il punteggio previsto per le graduatorie come se avessero svolto una supplenza annuale.
La Regione Lombardia contribuirà con 15 milioni di euro, il ministero coprirà il resto. «È un accordo molto importante con cui raggiungiamo due obiettivi - ha spiegato il ministro Gelmini - garantiamo lo stipendio ai lavoratori che hanno perso il posto e miglioriamo l'offerta formativa delle scuole». E allora perché non garantire lo stesso anche agli altri 23 mila?