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Unità: «Scuole vecchie e insicure, ora però il governo si è impegnato»

Dossier Legambiente

23/03/2007
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l'Unità

Sono vecchie e insicure le scuole italiane. Ora però il governo ha messo i soldi per migliorare la situazione e qualcosa già si sta muovendo. Il rapporto 2007 di Legambiente descrive una situazione risaputa ponendo però l’accento su dati nuovi e intercettando i primi segnali di miglioramento. Analizzando 500 scuole su tutta la penisola, la ricerca scopre che più della metà degli edifici scolastici sono stati costruiti dopo il 1974, anno della legge che fissava i criteri antisismici. E dunque se non si sono fatti lavori di ammodernamento molto ampio, queste scuole rimangono a rischio. In più quasi due scuole su tre (il 62,21 per cento) non ha il certificato di agibilità statica e una su tre (34 per cento) non ha il certificato di prevenzione incendi.
L'analisi di Legambiente evidenzia altri elementi di criticità: sul fronte sanitario esistono ancora scuole con costruzioni in amianto, anche se la situazione dall’inizio degli anni 90 è maggiormente sotto controllo. Non esiste invece alcuna normativa per misurare la presenza di radon, gas radioattivo cancerogeno per l’uomo. Legambiente però riconosce al ministro Fioroni di essersi impegnato per migliorare la situazione. «Lo stanziamento in finanziaria di 250 milioni di euro per il prossimo triennio - ha detto Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente - è una novità importante. Come pure il patto di sicurezza previsto tra Stato, Regioni ed Enti locali che dovrebbe garantire la migliore destinazione di questi fondi per il risanamento del patrimonio edilizio scolastico e in più gli incentivi e sgravi fiscali per l'installazione di impianti fotovoltaici».