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Unità:Se la Digos difende Darwin

può capitare che due giovani agenti in borghese una mattina si presentino nel liceo di una tranquilla cittadina di provincia chiedendo al preside di poter visionare un libro sull’argomento.

08/06/2007
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l'Unità

Se la Digos difende Darwin

Roberto Carnero

Che c’entra la Digos con il darwinismo? A prima vista nulla, eppure può capitare che due giovani agenti in borghese (un uomo e una donna) una mattina - esattamente ieri mattina - si presentino nel liceo di una tranquilla cittadina di provincia chiedendo al preside di poter visionare un libro sull’argomento.
Tutto nasce qualche giorno fa da una visita di Magdi Allam - vicedirettore del Corriere della Sera - al liceo scientifico statale «Antonelli» di Novara. Il vicedirettore del Corriere della sera era venuto a parlare a studenti e insegnanti del suo ultimo libro, Viva Israele (Mondadori).
Alla fine dell'incontro, un professore di filosofia e storia gli chiede un parere su una strana pubblicazione speditagli a titolo gratuito da un mittente misterioso qualche giorno prima. Il libro - un volumone riccamente illustrato - si intitola Atlante della creazione, è firmato Harun Yahya (pseudonimo del teologo e scrittore turco Adnan Oktar) e dichiara sin dalle pagine introduttive il proprio scopo: dimostrare, dati e fotografie alla mano, la falsità della teoria evoluzionistica di Charles Darwin. Un libro che - venduto su Internet al costo di 75,45 euro - nei giorni scorsi è stato distribuito gratuitamente a migliaia di insegnanti d'Italia e, a quanto si apprende, di altri Paesi europei. Magdi Allam ne ha scritto preoccupato lunedì sul suo giornale, sostenendo trattarsi di un dono un po' peloso dell'Islam all'Occidente, un regalo volto ad attaccare uno dei pilastri della moderna cultura occidentale, appunto la teoria evoluzionistica.
La cosa, con tutta evidenza, allarma non solo le coscienze dei docenti chiamati a trasmettere il sapere, ma anche le forze dell'ordine. Lunedì stesso i carabinieri chiedono al preside del liceo novarese copia del volume, e ieri si presenta addirittura la Digos. Un'attenzione che ci fa piacere, perché significa che la possibile minaccia ai fondamenti epistemologici di una società laica non è passata inosservata. Anche se forse, quello che ha preoccupato polizia e carabinieri, è più la matrice islamica dell'iniziativa che non il merito delle affermazioni contenute nella pubblicazione.
Sull'Unità di martedì, commentando l'articolo di Allam, Pietro Greco mostrava infatti come attacchi al darwinismo non siano nuovi neanche nel cristianissimo Occidente. La campagna per cacciare Darwin dalle scuole è cominciata già un'ottantina di anni fa negli Stati Uniti a opera di gruppi fondamentalisti cristiani. E ancora negli ultimi decenni si è assistito a tentativi di proporre, nei piani di studio di alcune scuole, l'idea di un 'creazionismo scientifico'. Ma per fortuna la classe insegnante del nostro Paese appare preparata ad affrontare la questione con equilibrio e serenità.
Il professor Giuliano Ladolfi, il preside del liceo «Antonelli», trovatosi suo malgrado al centro dell'attenzione dei media, spiega come in un Paese a maggioranza cattolica quale è l'Italia siamo lontani da quel tipo di estremismi: «Abbiamo ricevuto questo Atlante della creazione come un dono non gradito, che peraltro è stato spedito non a noi come scuola, bensì nominativamente ad alcuni insegnanti di storia e filosofia, sebbene all'indirizzo della scuola. Pertanto sono stato ben felice di sbarazzarmene, dandolo ai carabinieri e alla polizia che me l'hanno chiesto. Un po' come quando si riceve certa pubblicità non gradita».
Ladolfi è un cattolico impegnato, tra l'altro direttore di Atelier, una prestigiosa rivista culturale nota a livello nazionale: «Da cattolico non ho alcuna difficoltà a conciliare l'idea biblica di un 'disegno intelligente' con quella dell'evoluzionismo. Anzi quest'ultima teoria mi sembra più rispettosa nei confronti dell'idea che possiamo avere di Dio: non un'entità antropomorfa che scende sulla terra per insufflare un fantoccio di terra creato simile a sé, ma un'intelligenza che opera nel tempo per vie complesse e misteriose, capaci di comprendere l'arco lungo dell'evoluzione. Per la Chiesa cattolica il problema di una presunta inconciliabilità tra le due visioni è stato superato dai tempi di Pio XII. La differenza tra laici e credenti sta nell'interpretazione del dato scientifico (caso o disegno?), non nel dato scientifico in sé, che nessuno oggi si sognerebbe di mettere in discussione». Come si vede, per il buon senso non serve l'intervento della Digos.