Unità: «Servono ammortizzatori sociali per chi resterà fuori»
Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil
Da insegnante a bidella? Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil, stenta a crederci e parla di «grave mortificazione professionale». E aggiunge: «Il precariato è il tema centrale del nostro sciopero del 18 marzo».
Dalla Gelmini ai precari, il sindacato è preso di mira. Il ministro vi accusa di essere arroccati allo status quo. I precari della scuola lamentano che non fate abbastanza. È così?
«I tagli all’istruzione sono stati confermati e avranno delle ripercussioni drammatiche: si comincia dal primo ciclo, elementari e medie, poi seguiranno le superiori. Il filo conduttore del governo è una drastica riduzione degli organici».
E come state reagendo?
Stiamo lavorando affinché ci siano delle stabilizzazioni e per chi rimane fuori l’estensione degli ammortizzatori sociali.
Nel frattempo, per il precariato e la scuola in generale, cosa state facendo?
Lo sciopero del 18 marzo di scuola, università, ricerca e Afam (Alta formazione artistica e musicale) va in questa direzione. L’unica strada possibile è quella di una straordinaria mobilitazione contro lo sfascio della scuola. È necessario che si crei un ampio fronte per costringere il governo a fare marcia indietro».
Intanto c’è chi come l’insegnante precaria Perfetti, cerca un posto da bidella per tirare a campare.
Sarebbe una drammatica mortificazione professionale. Purtroppo però anche tra il personale Ata sono previsti tagli pesanti: 15mila lavoratori nel 2009. Anche qui verrà tagliata quella già esistente. La precarietà dei settori settori pubblici è il vero dramma sociale. La Cgil ha messo la questione al centro senza distinzioni di settore». M. IER.