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Unità: Sfila la rabbia di impiegati e insegnanti

Cgil oggi in piazza a Roma I dipendenti pubblici diranno i loro no alla manovra che li colpisce

12/06/2010
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l'Unità

Felicia Masocco

La manovra economica va modificata, così com’è non va, scarica gran parte del suo peso sui lavoratori e i pensionati. Quelli pubblici, in particolare. E il peso, lo ricordiamo, è di 24,9 miliardi di euro. A chiedere al governo e al Parlamento di fermarsi e rettificare le iniquità è la Cgil che oggi porta in piazza il lavoro pubblico, in tutte le sue declinazioni. Quelle della sanità, della scuola, dei servizi comunali, degli asili, dell’assistenza sociale, i vigili del fuoco, gli ispettori del lavoro, gli impiegati, i medici e gli altri. Donne e uomini che pagano direttamente i «sacrifici» chiesti al Paese perché avranno gli stipendi bloccati per tre anni, vedranno slittare la pensione di un anno, il Tfr gli verrà dato in tre rate.

CHI PAGA

Pagano perché il loro posto di lavoro viene cancellato: perché il loro ente o istituzione viene soppresso spazzando via anni di precariato che non avranno mai sbocco, oltre a centri che fanno ricerca e controllo. Sono lavoratori che pagano perché c’è il blocco del turn over, chi va via non viene rimpiazzato e chi resta prende in carico il lavoro degli altri. C’è poi chi non viene più messo in condizione di fare bene il suo lavoro: si pensi al divieto di usare per servizio l’auto propria e cosa può significare per un medico condotto che deve visitare un paziente o un ispettore del lavoro che deve raggiungere un cantiere fuori mano. Tutto questo ha interfaccia. Sono i servizi al cittadino utente, al cittadino paziente. Si chiama scuola e sanità pubbliche e sicurezza, visto che anche le forze di polizia sono penalizzate dai tagli. In piazza oggi ci saranno i lavoratori e i cittadini per dire semplicemente «Tutto sulle nostre spalle». Un corteo partirà alle 15 da piazza della Repubblica fino a piazza del Popolo dove dalle17 parleranno i segretari di segretario della Flc (scuola e conoscenza) Domenico Pantaleo, la segretaria generale di Fp (pubblico impiego), Rossana Dettori e il leader Cgil Guglielmo Epifani. Dalla mattina, inoltre, in piazza del Popolo in cinque gazebo illustreranno ai cittadini gli effetti dei tagli sui servizi. A fianco della Cgil saranno oggi delegazioni del Pd, di Sel, di Idv, di Pdci e Rifondazione comunista, il giudizio dato alla manovra è da tutti condiviso, è «è iniqua e sbagliata ». «Lo è perché colpisce le fasce più in difficoltà nella società: gli statali, gli insegnanti, i ricercatori, i precari. Per questo motivo - spiega il senatore Pd Ignazio Marino - ho deciso di aderire alla manifestazione ». «Il governo - aggiunge - punta tutto sul privato, abbandonando al degrado più totale il pubblico in tutti i suoi settori». Manifestano gli studenti universitari (Ud) e la rete degli studenti medi. Ci saranno i consumatori e i pensionati dello Spi: è di ieri il dato eloquente sulle pensione degli italiani. il 72% non supera 1 mille euro; nel 45% dei casi non arriva ai 500. È facile immaginare cho cosa significa per loro avere meno servizi pubblici