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Unità-Squilla il campanello: chissà dov'è l'insegnante?

In Lombardia le lezioni iniziano l'8 settembre, in Sicilia si comincia il 23. La Cgil: "Graduatorie impazzite, in molti casi mancano ancora i titolari di cattedra" Squilla il campanello: chissà ...

02/09/2004
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l'Unità

In Lombardia le lezioni iniziano l'8 settembre, in Sicilia si comincia il 23. La Cgil: "Graduatorie impazzite, in molti casi mancano ancora i titolari di cattedra"

Squilla il campanello: chissà dov'è l'insegnante?

Chiara Martelli

ROMA Ci siamo. La scuola targata Moratti sta per debuttare. Con oltre sette milioni di studenti chiamati a rimettere il naso sui libri. Dodicimila e cinquecento insegnanti neo-assunti e duemila e cinquecento Ata di prima nomina. Duecento mila precari ancora alle prese con il rebus graduatorie. Almeno settecento mila prof di ruolo. Un anno, tutto da capire. la campanella sta per suonare. E non c'è più tanto tempo da perdere. In Lombardia, chiamata per prima al ritorno sui banchi, il countdown terminerà la mattina dell'8 settembre. Poi, in ordine sparso, si ripopoleranno tutte le altre aule e gli istituti d'Italia. Il 12 settembre sarà la volta degli studenti liguri seguiti, il 13, dai ragazzi del Molise, del Piemonte, della Toscana, dell'Umbria, della Valle d'Aosta e delle provincie autonome di Trento e Bolzano. Il 14, zaino in spalla in Friuli, mentre marchigiani, abruzzesi, emiliani e campani dovranno aspettare il giorno successivo (15 settembre). Il 16 sarà l'esordio dei laziali seguiti nel passo (il 20) da veneti, calabresi, sardi pugliesi e lucani. Infine, come ormai da tradizione, toccherà ai siciliani chiudere la tornata il 23 di settembre. Ma se i lombardi erano già i primi tra i primi a varcare i cancelli dell'istruzione, il podio dell'anticipo spetta ai quattordicenni dell'Itc "Pacioli" di Crema che precederà di ventiquattr'ore l'ingresso a scuola di 342 ragazzi.
Ragazzi che in alcuni casi, contrariamente a quanto diffuso da viale Trastevere, potrebbero non trovare nessuno in cattedra ad accoglierli. "Purtroppo l'anno scolastico è regolare solo nella cadenza di uscita dei comunicati del Ministro - afferma il segretario nazionale Flc Cgil, Enrico Panini ­ Ieri si sono riuniti centinaia di collegi docenti incompleti poiché mancavano i "titolari" di cattedra nominati con supplenza annuale. Oltre a qualcuno, entrato in ruolo lo scorso 25 agosto sulla base di graduatorie errate, che si è già visto recapitare un fax di "smentita" di assunzione a tempo indeterminato. Siamo di fronte ad omissioni gravi ed ad un continuo spostamento di obiettivi. Se all'inizio la Moratti sosteneva di avere tutti gli insegnanti in classe fin dal 1° di settembre, in seguito ha rettificato con tutti in cattedra fin dal primo giorno di scuola confondendo le idee a ragazzi e famiglie". Quel che è certo è che a tutt'oggi i migliaia di ricorsi piovuti sulle scrivanie dei Centri Servizi Amministrativi (Csa) continuano ad oberare di lavoro centinaia di funzionari in tutta la penisola. Sono circa 5mila quelli sparsi in Emilia Romagna, di cui 1.200 solo a Bologna. Ottomila in Campania dove a Salerno ha presentato reclamo un insegnante su tre. Quattromila né serpeggiano a Bari e poco più della metà a Milano. A Vicenza hanno superato i 600. Sotto i 2mila anche Firenze, mentre Brescia si attesta sui 1.500. Sono tutti ricorsi presentati da professori da lunga data: supplenti brevi o comunque a termine. Ricorsi di insegnanti che ogni estate si accapigliano per portarsi a casa 5 o 8 ore di lezione. Possibilmente nei pressi del comune di residenza affinchè non debbano vedersi volatilizzato anche quel briciolo di stipendio. Sono docenti che fanno risparmiare l'amministrazione. Costano circa 7mila euro in meno dei loro colleghi di ruolo e non hanno neppure gli stessi diritti. Sono insegnanti che nonostante l'anno scolastico sia già partito non hanno ancora una sede.