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Unità-Statali, il sindacato prepara la mobilitazione

Statali, il sindacato prepara la mobilitazione Giovedì nuovo incontro con il governo, ma già domani Cgil, Cisl e Uil decideranno la protesta MILANO All'incontro di giovedì con il govern...

22/05/2005
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l'Unità

Statali, il sindacato prepara la mobilitazione

Giovedì nuovo incontro con il governo, ma già domani Cgil, Cisl e Uil decideranno la protesta

MILANO All'incontro di giovedì con il governo per il rinnovo del contratto per il pubblico impiego, la Cgil arriverà con alle spalle il calendario delle iniziative di lotta che verranno definite domani, compreso lo sciopero generale.
Anche se c'è chi, come il leder della Uil Luigi Angeletti, non è d'accordo sulla proposta di sciopero generale e lascia intuire possibili strappi sul fronte sindacale. Ma il segretario generale della Funzione Pubblica Cgil, Carlo Podda, ricorda una volta di più che "da parte nostra abbiamo raggiunto la mediazione che porta a 100 euro di aumento e da questa cifra non intendiamo muoverci".
Da parte della Cgil, comunque, c'è la convinzione che si consumeranno spaccature: "Tutti e tre abbiamo deciso che ci sarà la mobilitazione generale - sottolinea il segretario confederale Carla Cantone - troveremo sicuramente un'intesa su come articolarla perché è interesse di tutti trovare un percorso condiviso. Mi pare che Angeletti non l'abbia scartato".
La dirigente della Cgil si dice certa che lunedì, in occasione delle segreterie unitarie dei sindacati confederali che dovranno decidere le modalità dello sciopero, si troverà un accordo "dopo aver verificato le proposte che ogni organizzazione avanzerà e, conclude, "credo che il buon senso lo dovremo usare tutti e tre".
Anche il leader della Cisl, Savino Pezzotta, getta acqua sul fuoco e lascia ampio spazio al recupero della totale unitarietà tra le confederazioni: "Avevamo un'intesa e lunedì sera la verificheremo, vedremo quali sono le posizioni, ma penso che l'intesa ci sia ancora. Parlare di rottura dell'unità dei rapporti mi sembra esagerato".
Ma il sindacato reagisce anche all'allarme lanciato dalla Commissione di garanzia sul (presunto) eccessivo numero di scioperi attuati ogni anno, giunti a quota 1.200, Carlo Podda, infatti, fa presente che "da tempo denunciamo come la Commissione sia andata oltre lo spirito della legge: oggi è gestita per limitare il diritto di sciopero, usa infatti i termini di avviso a volte a questo fine. O la Commissione ritorna a operare nello spirito della legge, ai compiti assegnatili dal legislatore, oppure ci troveremo presto di fronte a un grave problema. Quando ci si stupisce sul numero degli scioperi senza tener conto delle cause e delle responsabilità di chi li ha determinati - conclude il leader della Funzione pubblica Cgil - vuol dire che si confonde il sintomo con il male".