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Unità: Tutti a scuola. Proteste e sit in ovunque

Settanta istituti con il lutto, studenti davanti al ministero. Roma nel caos, si fermano i vigili

15/09/2008
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l'Unità

/ Roma

SARÀ un inizio di anno scolastico come non se ne vedeva da anni. Stamattina in quasi tutte le regioni bambini e ragazzi torneranno sui banchi. Ma nel mezzo ci sono state le uscite di fine estate del ministro che ha per decreto iniziato ad affondare quel poco che in

Italia funzionava. Volantinaggi, sit in e proteste ci saranno un po’ in tutta la penisola: da Treviso a Milano, a Napoli e a Roma. Il maestro unico l’oggetto. Ma anche una difesa dell’offensiva scatenata dal ministro contro coloro che dovrebbe tutelare, gli insegnanti.

Contro la «desolante distruzione della scuola pubblica» e la «negazione dei diritti degli studenti» una rappresentanza dell’ Unione degli Studenti protesterà oggi davanti al Ministero dell’Istruzione, in Viale Trastevere, dove è annunciata una conferenza stampa e un’azione dimostrativa. Altre «azioni dimostrative» sono state fatte dall’ Uds anche stanotte. Anche i Cobas annunciano per oggi, «in quasi tutta Italia», manifestazioni di protesta da parte di «docenti, personale Ata (ausiliari, tecnici, amministrativi), genitori, studenti e cittadini intenzionati a difendere e a migliorare la scuola pubblica». In particolare, afferma il portavoce dei Cobas della scuola Piero Bernocchi, docenti e Ata manifesteranno in varie forme, «indossando adesivi con la scritta «No ai tagli, no al maestro unico», portando al braccio fasce nere in segno di lutto».

L’anno si apre nella capitale in un clima di forte tensione per la riforma Gelmini, anche nelle scuole elementari, dove con il decreto sul maestro unico appare a rischio il tempo pieno e secondo la Flc-Ccgil il taglio sarà a Roma di 1.800 maestri.

Nella capitale, dove si è registrato un vero boom di iscrizioni di studenti (501.822), con un incremento del 5,8% rispetto allo scorso anno, è attivo anche il coordinamento «Non rubateci il futuro», a cui hanno aderito circa 70 istituti dove, in occasione del primo giorno di scuola, docenti, genitori e alunni entreranno con una fascia di lutto al braccio a sostegno del tempo pieno e contro il maestro unico. La protesta è partita dalla Iqbal Masiq, una scuola elementare nel quartiere Casilino. Docenti, studenti, genitori e personale amministrativo promuoveranno campagne informative sui decreti governativi e raccolta di firme. È polemica anche sui dati ufficiali diffusi dal ministero, sull’aumento delle bocciature (il 16% degli studenti delle scuole superiori).

Secondo l’Uds «il sistema di recupero dei debiti, reintrodotto da Fioroni e totalmente condiviso dalla Gelmini, ha drammaticamente fallito e va ridiscusso». Per Roma sarà una mattinata infernale. Tanti genitori accompagnaranno in auto i loro bambini per il primo giorno di scuola. I sindacati dei vigili urbani Ospol e Csa hanno convocato assemblee nei 20 comandi municipali e potrebbe essere un primo giorno di scuola senza vigili sulle strade con ripercussione sul traffico. Che potranno esserci saranno anche anche per i numerosi cantieri di lavori in corso in varie parti della città.