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Unità-Un'altra scuola è possibile senza la Moratti , una settimana di feste e proteste

Un'altra scuola è possibile senza la Moratti , una settimana di feste e proteste di be.mo. A Bologna hanno iniziato con un'occupazione. Una cinquantina di studenti si sono presentati con sac...

07/05/2005
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l'Unità

Un'altra scuola è possibile senza la Moratti , una settimana di feste e proteste
di be.mo.

A Bologna hanno iniziato con un'occupazione. Una cinquantina di studenti si sono presentati con sacco a pelo e chitarre alle scuole Ex Tanari di via Marchetti con l'intenzione di rimanerci almeno fino a domenica sera, organizzando un week end di dibattiti e incontri, di festa e musica. Sabato alle 10 si svolgerà invece un presidio davanti al Ministero dell'Istruzione organizzato dai sindacati per protestare contro i tagli degli organici: Lunedì alle 16 genitori, insegnanti e studenti parteciperanno (sempre a Roma) a un sit in davanti all'ex Provveditorato agli Studi. Obiettivo e tutti: protestare contro la riforma Moratti.

L'iniziativa bolognese, così come quelle romane, sono solo alcune delle tante organizzate contro la famigerata Legge 53/03 (e successivi decreti attuativi) che ha trasformato e stravolto il sistema educativo italiano dalle elementari fino all'università. E sono anche alcune delle numerose manifestazioni per "un'altra scuola possibile" che caratterizzeranno dall'8 al 15 maggio la Settimana europea di mobilitazione per l'educazione. La sette giorni di incontri, feste-e dibattiti è stata decisa ad ottobre al Social Forum Europeo di Londra e si svolgerà nelle maggiori città del "vecchio continente" al motto "Sì alle scuole no alle bombe: l'educazione non è in vendita".

In Italia le manifestazioni della Settimana Europea per una scuola pubblica e di tutti riprenderanno il filo delle mobilitazioni contro la riforma Moratti che negli ultimi due anni si sono svolte più o meno regolarmente in tutto il paese. A Torino si inizia sabato alle 15,30 con un festa-protesta organizzata da genitori, studenti e insegnanti in piazza Castello. A Firenze è la Provincia che promuove lunedì 9 maggio (alle 16 Sala Est- Ovest della Provincia in via dei Ginori, 12) il convegno di studi "A proposito della riforma del secondo ciclo" organizzata dall'Osservatorio per i Diritti e la Democrazia nella Scuola. "Quale scuola per quale Europa?" è il tema del dibattito previsto mercoledì 11 alle 17,30 a Parma (scuola elementare Cocconi).

Dibattiti, occupazioni, incontri e feste-proteste culmineranno poi in due grandi eventi: la tre giorni romana del Forum nazionale dell'Istruzione e della Formazione (dal 13 al 15 maggio presso la Casa internazionale delle donne, in via della Lungara) e la manifestazione nazionale del 14 maggio (sempre a Roma, ore 14 piazza Repubblica ore 15). Il tutto promosso dal Tavolo Nazionale "Fermiamo la Moratti" a cui hanno aderito un po' tutti, dalle organizzazioni professionali e sindacati di insegnanti alle associazioni di genitori e studenti, dai partiti politici alle associazioni della società civile. Obiettivo comune: garantire una politica scolastica che "rispetti i tempi di apprendimento, rifiuti la canalizzazione precoce, garantisca a tutte/i l'innalzamento progressivo dell'obbligo di istruzione ( a scuola gratuito ) fino a 18 anni e il diritto alla formazione per tutto l'arco della vita".

Ma la protesta contro la riforma della scuola non si fermerà dopo il 15 maggio. A Roma, ad esempio, per protestare conto l'abolizione dell'esame di quinta elementare (cancellato dallos corso anno) sono già due le scuole che hanno organizzato per giugno, dopo la fine regolare delle lezioni, una due giorni di esami alla vecchia maniera.