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Unità-Una scuola per tutti. A Roma una giornata di lotta contro la Moratti

Una scuola per tutti. A Roma una giornata di lotta contro la Moratti di red Roma, capitale della scuola. Della scuola pubblica. Sabato la città vivrà diversi appuntamenti. Si comincia dalla mat...

01/06/2002
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l'Unità

Una scuola per tutti. A Roma una giornata di lotta contro la Moratti
di red

Roma, capitale della scuola. Della scuola pubblica. Sabato la città vivrà diversi appuntamenti. Si comincia dalla mattina, quando al Liceo Tasso si riuniscono i coordinamenti cittadini delle "reti di resistenza". Faranno il punto su quasi un anno di esperienza e decideranno come andare avanti.
Ma l'appuntamento clou, sarà quello del pomeriggio. L'appuntamento è per le sedici
al Teatro Vittoria, a piazza Santa Maria Liberatrice, a Testaccio. Qui una valanga di associazioni, nazionali e locali ha organizzato una giornata di lotta dal titolo significativo: "Più scuola per tutti".

L'ARCI, il Coordinamento Genitori Democratici, quello dei Docenti Romani, l'orghanizzazione "Piùscuolapertutti" di Firenze, quello piemontese, il CIDI, la Legambiente, la "Libera Scuola", l'MCE, con l'adesione della CGIL Scuola, CEMEA del Mezzogiorno, del Comitato Torinese per la Laicità della Scuola, del Coordinamento Docenti di Palermo, Ecole, la FIOM, la GISCEL, il Laboratorio per la democrazia di Firenze, l'associazione "La parola alle scuole di Catania", il Movimento di Rovigo, "6 luglio 2001", la Sinistra Giovanile, "Studenti.net", la Rete di scuole di Rovigo, l'Uds, l'associazione Educazione e Territorio di Messina, la direzione didattica di Martellago (Ve), il Comitato Tutela Ambiente Paderno D'Adda e Verderio Lecco, l'Istituto Comprensivo via Strozzi di Milano, Cres, Mani Tese, Proteo Fare Sapere, FNISM Roma e Lazio, Altragricoltura, Comitato per la Scuola della Repubblica, Diario, AIDAC, hanno lanciato un appello. In pillole, spiegano che "la legge delega sulle norme generali sull'istruzione, proposta dalla Moratti, prepara una scuola vecchia, autoritaria, selettiva, priva di autonomia".

Loro, invece, vogliono l'esatto contrario. "Noi vogliamo una scuola nuova, la scuola della Repubblica secondo Costituzione: una scuola di tutti e per tutti, pubblica, laica e pluralista, fondata sulla libertà di insegnamento, una scuola che promuova l'educazione e l'istruzione come diritto di cittadinanza. Una scuola che ponga al centro il soggetto che apprende, capace di recuperare lo svantaggio e le differenze sociali, una scuola che formi menti critiche e aperte al confronto, una scuola governata democraticamente, attiva e autorevole nel territorio. Una scuola che promuova la partecipazione, una scuola più qualificata con risorse adeguate in tutto il territorio nazionale, una scuola che abbia un grande investimento pubblico, senza che sia esposta ai meccanismi del mercato e della competizione".

Vogliono, insomma, il contrario del progetto Moratti. E all'appello hanno subito aderito decine di intellettuali. Eccone un primo elenco:
Vincenzo Cerami, Moni Ovadia, Rossana Rossanda, Nicola Tranfaglia, Don Gallo, Roberto Vecchioni, Gianni Minà, Paolo Flores D'Arcais, Maria Arcà, Alberto Asor Rosa, Marcello Cini, Luigi Berlinguer, Enzo Carra, Mauro Romanelli, Loredana Fraleone, Piergiorgio Bergonzi, Elena Gagliasso, Benedetto Vertecchi, Giorgio Bini, Bice Chiaromonte, Sandro Portelli, Francesco Florenzano, Mauro Palma, Giunio Luzzatto, Paola Falteri, Domenico Starnone, Alba Sasso, Simonetta Fasoli, Silvia Caravita, Andrea Canevaro, Clotilde Pontecorvo, Tullio De Mauro, Alfonso M. Iacono, Luciana Pecchioli, Marco Rossi Doria, Fiorella Farinelli, Michela Mayer, Oscar Bandini, Nicoletta Lanciano, Silvana Ferreri, Cristina Lavinio, Luciana Castellina, Pietro Boscolo, Gabriele Pallotti.