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Unità-Università: a Milano occupata la Statale

Università: a Milano occupata la Statale Prosegue la protesta contro la Moratti che diserta l'inaugurazione alla Bocconi Come nell'ormai lontanissimo Sessantotto: occupata la Statale, ...

29/10/2005
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l'Unità

Università: a Milano occupata la Statale

Prosegue la protesta contro la Moratti
che diserta l'inaugurazione alla Bocconi

Come nell'ormai lontanissimo Sessantotto: occupata la Statale, l'Università milanese che fu al centro della contestazione studentesca ormai quasi quarant'anni fa. Ieri pomeriggio alcune centinaia di studenti che si riconoscono nei collettivi di protesta contro la riforma Moratti hanno deciso di occupare l'ateneo di via Festa del Perdono. A partecipare alla protesta (e a trascorrere la notte nelle aule universitarie) sono stati circa duecento studenti, che hanno spiegato le ragioni dell'occupazione nei giorni del ponte dei morti, ad università quindi chiusa: "Abbiamo voluto proseguire la protesta almeno fino mercoledì prossimo, in questo periodo proprio per non intralciare troppo il lavoro di ricercatori e professori, dai quali è partita la protesta contro questa assurda riforma". A metà della prossima settimana gli studenti, che manterranno aperta l'università "con seminari sulla riforma e lezioni autogestite", in una nuova assemblea decideranno le forme per continuare la loro lotta.
La giornata studentesca milanese si era aperta, nella mattinata di ieri, con un fuori programma nel corso dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'università Bocconi. Nell'intervallo tra l'intervento del Magnifico Rettore Angelo Provasoli, e quello dell'ex membro della Banca centrale europea, Tommaso Padoa Schioppa, proprio una studentessa della Statale, a sorpresa, aveva preso la parola per manifestare il dissenso di parte degli studenti verso la riforma preparata dal governo. La giovane, Clara, matricola dell'università milanese, era entrata nell'aula magna della Bocconi "per portare la voce dei ragazzi": "Siamo in tanti fuori - aveva informato la studentessa - migliaia tra universitari e liceali, per contestare la riforma e "demorattizzare" quest'area". "Non mi hanno lasciato parlare tanto - aveva aggiunto ai cronisti che le chiedevano del suo intervento - ma era importante far sentire la nostra voce per contestare questa riforma che svilisce la scuola, la cultura, taglia i fondi e inserisce il precariato nell'istruzione". "Siamo contenti, molto contenti - aveva concluso commentando l'assenza della Moratti in Bocconi - che il ministro non sia venuto. Tutte le volte che viene a Milano mostra di avere paura di noi. Siamo contenti: non la volevamo qui e tanto meno la vogliamo come sindaco". L'interruzione della giovane era durata pochi minuti e si era svolta, in toni pacati, in totale tranquillità sotto lo sguardo di una platea gremita da docenti, studenti, esponenti dell'economia e della finanza.