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Unità: Università, Gelmini dà le pagelle e taglia i fondi

Il ministro Gelmini ieri ha dato la pagella alle università. Distribuendo fondi e tagliando agli atenei secondo alcuni criteri: la capacità di attrarre risorse, il numero di laureati. Penalizzati due atenei romani

25/07/2009
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l'Unità

Trento la più virtuosa

G.V.
Nuovi ritocchi all'università italiana in una sorta di lifting a più riprese che sarà completato in autunno con la riforma del reclutamento e della governance. Il cdm ha dato il via libera (in prima lettura) alla più volte annunciata Agenzia per la valutazione del sistema universitario (Anvur) e il ministro Gelmini ha firmato provvedimenti che sbloccano 1.800 concorsi e distribuiscono, per la prima volta in Italia, una parte (7%) dei fondi destinati alle università in base al merito e dunque soldi in più soltanto agli atenei migliori. «Non c'è alcun intento punitivo, ma la volontà - ha tenuto a precisare il ministro - di spronare tutti a dare il meglio, a non accontentarci di un sistema universitario che ha luci e ombre. Se vogliamo rispondere alla crisi si parte dalla scuola, dall'università con la capacità di difendere ciò che funziona ma anche di mettere mano ai problemi». Mentre parlava Gelmini è stata interrotta da un deputato Idv che voleva dal governo conto sui comuni tipo Fondi non sciolti benché ci siano infiltrazioni criminali.
La nuova Agenzia valuterà la qualità di atenei ed enti di ricerca e il suo giudizio sarà determinante per distribuire una parte del Fondo di finanziamento ordinario a chi raggiungerà i risultati migliori. L'Anvur (che sostituisce e unifica Cnvsu e Civr, i due comitati di valutazione attualmente esistenti) metterà sotto la lente la didattica (anche con riferimento ai livelli di apprendimento degli studenti e al loro inserimento nel lavoro), le strutture, l'acquisizione di finanziamenti esterni, lo scambio di ricercatori, la qualità della ricerca (con il sistema peer review, cioè la valutazione anonima di illustri accademici internazionali). Non solo. L'Agenzia propone anche i requisiti per l'istituzione di nuovi atenei o sedi distaccate, per l'attivazione dei corsi di studio, dei dottorati, dei master e delle scuole di specializzazione. Ogni anno redigerà un Rapporto sullo stato dell'arte. L'Anvur sarà composta dal presidente, da un consiglio direttivo e dal collegio dei revisori dei conti. Tutti resteranno in carica per 4 anni e non potranno essere nuovamente nominati.
Atenei virtuosi

Per la prima volta in Italia il ministero ha assegnato una parte dei fondi destinati alle università, il 7% del Fondo di finanziamento ordinario (Ffo), cioè 525 milioni di euro, in base alla qualità della ricerca (2/3) e della didattica (1/3). Da una prima ricognizione emerge che l'Università di Trento, i Politecnici di Milano e di Torino sono tra le Università migliori in base ai nuovi parametri. Hanno ottenuto meno finanziamenti invece 27 Università, tra cui anche i due atenei della Capitale Roma Tre e La Sapienza, che non hanno gli standard qualitativi previsti. Tra i parametri presi in considerazione per l'assegnazione dei fondi, la capacità di intercettare finanziamenti europei per la ricerca, la percentuale di laureati che trovano lavoro a 3 anni dalla laurea, la presenza di corsi affidati a propri insegnanti di ruolo, la regolarità degli esami.
Il ministro Gelmini ha inviato alle Università una nota in cui sono contenute una serie di misure per eliminare i corsi di laurea non necessari (quelli, ad esempio, con pochi studenti). Già ne sono stati tagliati il 20%, ora sarà possibile ridurli ulteriormente (i corsi di specializzazione di medicina, ad esempio, sono passati da 1600 a 1200). Ridotti anche i settori disciplinari.
Con la direttiva firmata ieri dal ministro Gelmini si avviano le procedure per la formazione delle commissioni di concorso in base alle nuove regole per il reclutamento dei professori universitari e dei ricercatori. I concorsi banditi nelle due tornate nel 2008 erano stati sospesi dalle nuove norme contenute nel DM 180 che impongono le nuove e più trasparenti modalità di formazione delle commissioni. Si tratta di 1800 concorsi. Per quanto riguarda i ricercatori la valutazione avverrà secondo parametri riconosciuti anche in ambito internazionale.