Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Università Boom di corsi per superare i test d'accesso

Università Boom di corsi per superare i test d'accesso

Costi che possono arrivare fino a tremila euro a studente, solo per la speranza di frequentare il corso preferito

26/08/2013
Decrease text size Increase text size
Il Messaggero

IL CASO
ROMA Costa caro agli studenti il numero chiuso alle università. Uno “sbarramento” che sta diventando sempre più diffuso. Ci sono facoltà dove i corsi di laurea ad accesso programmato sono più di quelli ad accesso libero. Come Farmacia. Libera solo a Urbino e Camerino. Vanno ad aggiungersi a quelli previsti dalla programmazione nazionale (Medicina e Odontoiatria, Veterinaria, Architettura e Professioni sanitarie) con una percentuale che supera la metà dei corsi di tutta Italia (il 54,4% secondo i dati dell’anno scorso).
LE MATRICOLE
E ora che il conto alla rovescia è cominciato (il 3 settembre i quiz di Veterinaria, e a seguire gli altri), le famiglie fanno i conti anche con i costi di questo percorso in più. Costi che possono arrivare fino a tremila euro a studente, solo per la speranza di frequentare il corso preferito. Perché poi superare i quiz è una lotteria: le aspiranti matricole sono in crescita (oltre 18mila domande in più presentate a luglio, 114.557 in totale) con i posti che rimangono gli stessi. A complicare le cose, le nuove modalità dei quiz, la graduatoria ora su base nazionale, e il bonus maturità (fino a 10 punti in più per i voti di diploma più alti).
Una competizione dura. Con costi alti. L’iscrizione al test è il primo pagamento da affrontare. In media 50 euro a ragazzo di tassa. Venticinque euro è il costo per Roma Tre, uno dei più bassi d’Italia. Appena due euro in più per chi sceglie Padova, 60 euro per chi preferisce Bologna, si sale a 100 per la Luiss. Chi è in corsa per la Cattolica ha dovuto versare 120 euro.
Il problema è che si tratta di tasse che quasi sempre raddoppiano, o anche triplicano, perché gli studenti per avere più chance presentano più domande. A questi costi bisogna poi aggiungere le spese di viaggio. Ma i costi più consistenti sono per la preparazione. Il ministero dell’Istruzione sul sito Universitaly.it, ha messo a disposizione degli studenti un esercitatore per i test. Molte facoltà offrono corsi ad hoc. Come la Sapienza di Roma che nei mesi estivi permette ai ragazzi di prepararsi alla prova.
LE AZIENDE
Ci sono anche scuole che si sono organizzate per i propri diplomati. L’istituto Machiavelli di Lucca prevede due tipologie di corso, una breve di 20 ore e una lunga di 70, al costo di 35 e 60 euro per i propri studenti. Ma in molti si rivolgono ad aziende specializzate. L’offerta è molto varia. Per i manuali si va da circa dieci euro a un massimo di 100. In genere gli studenti sono portati a comprare più volumi. Per chi è più esigente e vuole essere seguito passo passo ci sono i corsi residenziali. Una settimana di full immersion può arrivare a costare da sola anche duemila euro. «Da tempo ci battiamo contro il numero chiuso. Non è lo strumento più adatto per far entrare gli studenti all’università», sostiene Mario Nobile di Link, Coordinamento universitario. E sui costi per la preparazione: «C’è un vero business dai privati. C’è anche chi per bypassare questo sbarramento offre pacchetti tutto compreso in università straniere».
Via twitter, il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza ha inviato un “in bocca al lupo” agli studenti di Medicina. E a un utente che ha chiesto come mai solo a loro, il ministro ha risposto: «Arriverà il saluto a tutti. Ma per Medicina la situazione è complessa».
Alessia Camplone