Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » vari kataweb: Assunti 23.500 precari della scuola

vari kataweb: Assunti 23.500 precari della scuola

Il ministro ha firmato il decreto. I sindacati: si chiude l’era Moratti

01/07/2006
Decrease text size Increase text size
Kataweb

ROMA. Per 23.500 precari della scuola è finito il tempo dell’incertezza. Il ministro dell’Istruzione, Beppe Fioroni, ha firmato ieri il decreto che assume 20 mila docenti e 3.500 amministrativi, tecnici e ausiliari, annunciando che il provvedimento «si inserisce in un piano di interventi per risolvere il problema del precariato, una delle priorità del governo Prodi». Burocrazia permettendo gli incaricati potrebbero essere immessi in ruolo fin da settembre, e la loro distribuzione dovrebbe essere questa: circa duemila cattedre alla scuole d’infanzia, quasi seimila alla primaria.
Sono poi oltre novemila cattedre alle scuole secondarie di primo e secondo grado, più di duemila agli insegnanti di sostegno. Fra gli ata la parte del leone la faranno i collaboratori scolastici (gli ex bidelli) con 2.500 posti. Per garantirne l’assunzione prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, i Centri servizi amministrativi (gli ex provveditorati agli studi) inizieranno subito le complesse procedure per attingere i neo-assunti dalle varie graduatorie. Il provvedimento del ministro dell’Istruzione arriva dopo un braccio di ferro con il collega dell’Economia. Per esigenze di rigore finanziario, infatti, Tommaso Padoa Schioppa ha dovuto frenare le richiesta di Fioroni, che puntava al doppio dei posti, anche per garantire una maggior copertura dei prepensionamenti (30 mila insegnanti lasceranno a settembre, e altrettante uscite sono previste per i prossimi anni).
I precari in Italia sono oltre 150 mila, fra docenti, bidelli e amministrativi, e l’aumento costante è legato proprio alla mancata copertura del turn-over. La reazione dei sindacati alla firma del decreto è di moderata soddisfazione. «E’ un atto positivo - ha dichiarato Enrico Panini, segretario generale della Cgil-Flc, la federazione lavoratori della conoscenza - che dà certezza a una decisione presa dal precedente governo dopo un duro scontro con il sindacato. Si chiude l’era-Moratti, che considerava le immissioni in ruolo alla stregua di gentili concessioni: piccoli numeri, discriminazione fra i docenti e gli ata». «Ora però - ha aggiunto il sindacalista della ex Cgil Scuola - bisogna voltare pagina, e procedere a tappe forzate fino a immettere nei ruoli della scuola italiana almeno 150 mila precari».
Allineata al sindacato più grande anche la Cisl: «Registriamo positivamente l’atto del ministro - ha commentato Francesco Scrima, segretario della Cisl Scuola - auspichiamo però che a questa buona notizia facciano seguito altri atti coerenti, per affrontare e chiudere definitivamente la partita dei precari».