vari kataweb: «Il ministro loda Marchionne Forse vuole usare il suo metodo»
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ROMA. «Mentre noi parliamo della disperazione di decine di migliaia di persone, il ministro Mariastella Gelmini trova il tempo di lodare Marchionne. Evidentemente vuole portare il metodo della Fiat, quello dei licenziamenti, dentro la scuola». È duro l’affondo di Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil, dopo l’incontro con i precari in piazza Montecitorio.
La forza della protesta contro la riforma, secondo Pantaleo, è nei numeri: «Quest’anno saranno tagliati 25.600 docenti e 15 mila Ata, una cifra analoga a quella dello scorso anno, e saranno 20 mila i precari che perderanno il posto. Le immissioni in ruolo - 10 mila docenti e 6500 Ata - sono insufficienti, considerato il fatto che solo nelle graduatorie a esaurimento ci sono 277 mila precari. Del resto lo stesso ministero aveva chiesto l’immissione in ruolo di 20 mila docenti, ma Tremonti ha detto no».
Il sindacato boccia anche i cosiddetti «contratti di disponibilità», che riguardano coloro che abbiamo fatto supplenze nel biennio 2008-2009: «Coprono una parte molto piccola e sono “pannicelli caldi”: truffe a fronte del fatto che quelli che lo scorso anno hanno fatto le supplenze sono 117 mila e circa 67 mila gli Ata, e che quest’anno ci sarà una riduzione delle supplenze, comprese quelle brevi».
Il sindacato chiede quindi il blocco dei tagli, un piano pluriennale di assunzioni, sostegno al reddito dei precari e denuncia le conseguenze sulla qualità del servizio, a partire dalla cancellazione di classi e dall’aumento del numero degli studenti per classe (da 30 a 33), alla riduzione del numero degli insegnanti di sostegno. «So benissimo che il problema non l’ha creato solo questo governo, ma finora non c’è nessuna soluzione». Per questo la Cgil annuncia per il primo giorno dell’anno scolastico assemblee aperte, un’ora di sciopero ogni quindici giorni alternati a partire da ottobre, il blocco di prestazioni aggiuntive e straordinari. (m.r.t.)