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vari kataweb: LE RISERVE DEL SINDACATO, SODDISFATTI SOLO A META'

Così il segretario generale della Cgil scuola Enrico Panini ha accolto le novità introdotte dal ministro Fioroni

02/09/2006
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Kataweb

«INIZIA un anno scolastico nel quale il processo di demorattizzazione fa importati passi avanti». Così il segretario generale della Cgil scuola Enrico Panini ha accolto le novità introdotte dal ministro Fioroni.

Soddisfatti?

«Siamo soddisfatti a metà. Su alcuni punti si è fatta chiarezza e si sono date risposte a chi riteneva sbagliate le scelte dell’ex ministro Moratti. Penso al tutor, al portfolio, al fatto che l’orario scolastico torna a rispondere alle esigenze della didattica e che, come stabilito da un accordo raggiunto a luglio all’Aran, non sia più possibile assumere collaboratori al di fuori del rapporto contrattuale per attività fondamentali. Ed è un bene che siano stati bloccati gli anticipi scolastici alle materne in quanto si era in presenza di una risposta dequalificata a una domanda che sul territorio c’è e a cui bisognerà dare risposta (e per questo abbiamo chiesto un tavolo di confronto) ma partendo dal vincolo della qualità del servizio innanzitutto».

Che cosa allora non vi è piaciuto?

«Avremmo voluto una maggiore decisione per quanto riguarda le Indicazioni Nazionali attualmente in vigore, anche se in forma provvisoria, per evitare che continuino a rappresentare il punto di riferimento nella predisposizione dei libri di testo mentre si lavora al loro superamento. Si tratta di Indicazioni Nazionali che prevedono che lo studio della storia moderna inizi quando i ragazzi hanno 13 anni, che fanno scomparire dai testi i riferimenti all’Onu e all’Europa, al nazifascismo. Ci paiono fatti rilevanti e per questo era necessaria una indicazione molto più netta del ministero. Insomma c’è ancora bisogno di fare dei passi avanti e i prossimi mesi saranno l’occasione per farli».

Quali i cambiamenti per studenti e professori al suono della prima campanella fra qualche giorno?

«Il primo pensiero va agli studenti che non correranno più il rischio di trovarsi in una Torre di Babele. Finalmente le schede finali di valutazione torneranno ad essere un modello unico uniforme su tutto il territorio. I ragazzi poi troveranno un’offerta formativa più ricca e si eviterà lo ‘spezzatino’ tra lezioni obbligatorie e facoltative».

Il ministro punta sull’autonomia e sull’innalzamento dell’obbligo scolastico a 16 anni...

«L’obbligo scolastico è una priorità, per questo bisogna cancellare rapidamente la riforma Moratti e sostituirla con provvedimenti che guardano all’Europa. Ma attenzione: l’obbligo deve essere ‘scolastico’, non ci possono essere ancora ambiguità».

E ora, cosa vi aspettate?

«Che sia il prima possibile innalzato l’obbligo, che ci si decida una volta per tutte a eliminare la riforma Moratti, che vengano immessi in ruolo nel bienno 150 mila precari e che sia segnata una discontinuità nella Finanziaria. Oltre alle parole, servono le certezze, so che siamo in un momento di difficoltà complessiva del Paese, ma la scuola ha già dato tanto». (m.v.)