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vari kataweb: Procedura sprint per colpire gli insegnanti assenteisti

Massimo 120 giorni per le sanzioni e meno vincoli burocratici

06/09/2007
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Kataweb

Procedura sprint per colpire gli insegnanti assenteisti
ROMA. «Le mele marce vanno licenziate senza complicazioni burocratiche». E’ questo lo spirito con cui il ministro Giuseppe Fioroni ha presentato il decreto che prevede innanzitutto procedure più snelle e incisive per le sanzioni disciplinari al personale docente per comportamenti non compatibili con la professione. D’ora in poi sarà di soli 120 giorni, e non più un anno e mezzo, il tempo limite per decidere ed erogare provvedimenti disciplinari nei confronti dei professori inadempienti o che abbiano compiuto atti contro la scuola o gli studenti. Ma i sindacati già storcono il naso.
Fioroni ha spiegato che si è «riordinato il sistema disciplinare» con tre elementi di novità. Innanzitutto non è più obbligatorio il parere del Consiglio nazionale della pubblica istruzione e dunque degli organi collegiali. In caso di comportamenti «scorretti» di un docente, va acquisito il parere degli organi collegiali scolastici entro 60 giorni (prorogabili di altri 30 in casi particolarmente gravi), ma se questo parere non venisse espresso nei tempi stabiliti, la direzione scolastica regionale potrà comunque irrogare la sanzione entro il tempo limite di 120 giorni dall’avvio dell’iter.
Altra novità riguarda la responsabilità ultima per i reati contro il decoro dell’istituto scolastico o la dignità degli studenti che passa all’autorità scolastica. Quindi per i provvedimenti di sospensione cautelare d’urgenza (per i quali è rimosso il parere del collegio dei docenti) è previsto che il dirigente scolastico possa disporre il trasferimento o la rimozione per incompatibilità ambientale. In sostanza il preside non dovrà più attendere il parere del collegio docenti per sospendere un professore coinvolto in indagini per reati gravi, salvo successiva convalida entro 10 giorni da parte del dirigente dell’ufficio scolastico regionale. E sempre i presidi potranno utilizzare in compiti diversi dall’insegnamento i docenti che abbiano avuto comportamenti lesivi della dignità della persona, del prestigio e del decoro dell’amministrazione scolastica, che hanno provocato grave turbamento nell’ambiente scolastico e pregiudizio nel rapporto fiduciario tra scuola e famiglie. Il dirigente scolastico adotta questa procedura, salvo, anche in questo caso, successiva convalida del dirigente dell’ufficio scolastico regionale, entro 15 giorni. Norma apprezzata persino nelle file dell’opposizione da An e accolta con riserva dai sindacati della scuola. «La necessità di prevedere interventi urgenti a fronte di una ipotesi di reato - dice il segretatio generale di Flc-Cgil Enrico Panini - non può che configurare soluzioni che rischiano di essere discrezionali».
Intanto agli insegnanti che a giorni saliranno in cattedra il premier Prodi rivolto ieri «un ringraziamento, perchè è uno dei mestieri più difficili e complessi, che esige non solo conoscenza della materia ma capacità di comprensione, apertura mentale, disponibilità che non si trova in nessun altro mestiere. Devono sapere che la loro fatica è compresa ed è ritenuta condizione essenziale per costruire un futuro prospero ma soprattutto un futuro civile». (m.v.)