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vari kataweb: Scuola, sindacati contro i tagli

«Inaccettabili». La sinistra radicale minaccia: non votiamo Il governo smentisce e conferma 150mila assunzioni in tre anni

17/10/2006
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Kataweb

Polemiche anche per l’aumento da 100 a 150 milioni dei fondi destinati alle scuole private
CARLO ROSSO


ROMA. E’ scontro tra sindacati e governo sui presunti tagli al personale della scuola. Ieri il segretario della Flc-Cgil Enrico Panini ha criticato l’esecutivo per aver riservato «tagli e cicoria» alla scuola pubblica, riservando invece nuovi finanziamenti a quella privata. Ma anche la Cisl e Uil sono scese sul piede fino a minacciare nuovi scioperi, mentre critiche a palazzo Chigi sono arrivate dalle stesse fila della maggioranza, Verdi, Prc e Pdci in testa. A suscitare tante reazioni è il possibile taglio di 50 mila posti.
Che risulterebbe dalla lettura della relazione tecnica che accompagna la Finanziaria del ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa. Una taglio inaspettato. «Dati del tutto infondati», ha replicato il viceministro dell’istruzione Mariangela Bastico desunti da un’errata lettura della Finanziaria.
Proprio nella legge di bilancio, del resto si nasconderebbero i tagli secondo Cgil, Cisl e Uil, secondo i quali a partire dal settembre 2007 l’organico della scuola dovrebbe scendere di 50.054 unità, pari al 5% del totale. Un taglio che riguarderebbe quasi totalmente gli insegnanti (41.942 posti in meno) ai quali vanno sommati 8.112 posti tra il personale amministrativo. Cifre alle quali, per quanto riguarda le cattedre, si è arrivati considerando che l’innalzamento del rapporto alunni/classe di 0,4 punti dovrebbe portare a una riduzione di 19.032 posti, insieme ad altri 14mila derivanti dagli interventi sugli insegnati specialisti di lingua inglese nella scuola primaria e ai circa settemila tagliati tra i docenti collocati presso altre amministrazioni.
Un’analisi che non trova però d’accordo il ministero, per il quale i sindacati non avrebbero valutato i miglioramenti previsti per alcuni comparti dell’educazione. «Innanzitutto - sottolinea il viceministro Bastico - non considera l’innalzamento dell’obbligo di istruzione fino a 16 anni, l’avvio sperimentale delle sezioni per i bambini dai 2 ai 3 anni e l’educazione degli adulti, che determinano un aumento degli alunni e quindi dell’organico». Sbagliato anche il presunto taglio degli insegnanti di inglese: «Agli 8.000 specialisti di lingua inglese non corrispondono posti in organico: si tratta di incarichi temporanei in attesa di formazione dei docenti titolari, come previsto dalle normative vigenti». E viale Trastevere conferma anche l’assunzione dei precari: «Il solo turn over - spiega il ministero - determinerà la disponibilità di oltre 30 mila posti all’anno per tre anni».